Roma, 19 nov. - (AdnKronos) - Un appello urgente rivolto a decisori nazionali e internazionali a unire le forze, sostenere la ricerca e mettere in campo tutte le azioni necessarie e politiche coraggiose per limitare i danni dei cambiamenti climatici. A lanciarlo oggi, la comunità scientifica internazionale riunita a Roma, presso la sede della Fao in occasione del Science Symposium on Climate, che ha redatto la Dichiarazione scientifica sui cambiamenti climatici consegnata al ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti.
Ondate di calore, innalzamento del livello del mare, precipitazioni violente e siccità. Dal 1950 ad oggi gli eventi climatici estremi sono aumentati e molti sono attribuibili alle attività umane. Un'influenza, quella umana, inequivocabile, secondo gli scienziati, e molto probabilmente causa dominante del riscaldamento verificatosi a partire dalla metà del XX secolo. Riscaldamento che aumenta i rischi di impatti gravi, pervasivi e irreversibili sul sistema climatico come spiega anche il quinto Rapporto di Valutazione sui Cambiamenti Climatici dell'Ipcc.
Lo studio, da cui parte la dichiarazione scientifica sui cambiamenti climatici lanciata oggi, mette nero su bianco anche altro: gli impatti dei cambiamenti climatici stanno già manifestandosi tanto nei Paesi in via di sviluppo quanto in quelli più sviluppati rendendo particolarmente vulnerabili le comunità più deboli dal punto di vista sociale, economico, politico, culturale, istituzionale.
Per questo l'esposizione ai cambiamenti climatici dovrebbe rappresentare una componente cruciale per la valutazione e la gestione del rischio di ogni attività economica e sociale. Lo ribadisce anche la dichiarazione di oggi, sottolineando la necessità di adottare strategie di adattamento e mitigazione e del coinvolgimento di governi nazionali e regionali e di settori privati per sviluppare e implementare politiche climatiche adeguate.
Nello specifico, le società e le associazioni scientifiche che sottoscrivono questo documento chiedono: ai decisori politici di adottare misure per limitare le emissioni di gas serra; alle istituzioni nazionali e internazionali di sostenere la ricerca nelle scienze del clima; alla comunità internazionale di trovare un accordo alla Cop21; al settore privato di ridurre il consumo di carburanti da fonti fossili, incrementare l'efficienza energetica, adottare velocemente tecnologie e processi a basso contenuto di carbonio; al settore finanziario di investire in energie rinnovabili; ai cittadini più consapevolezza sul tema.
La dichiarazione è stata scritta da: Sics - Società italiana per le scienze del clima; Agi - associazione geofisica italiana; Aiam - associazione italiana di agrometeorologia; Aiear - associazione italiana economisti dell'ambiente e delle risorse naturali; Atlt - associazione teriologica italiana; Catap - coordinamento associazioni tecnico scientifiche per ambiente e paesaggio; Coi - commissione oceanografica italiana; Fla - fondazione Lombardia Ambiente; Gii - gruppo italiano idraulica; Hos - historical oceanography society; Sidea - Società italiana di economia agraria; Smi - società meteorologica italiana.