di Peppe Croce
Un esperimento dimostra che si possono produrre piccole quantità di elettricità applicando una cella a combustibile alle lumache. Alleveremo molluschi per soddisfare il nostro bisogno di energia?
“Una minuscola cella a combustibile produce energia dal glucosio delle lumache”
Energia ultima frontiera - Un giorno potremmo alimentare cellulari, smartphone e piccoli gadget elettronici grazie all’energia rinnovabile prodotta dalle lumache. O almeno così credono gli scienziati della Clarkson University di New York, che hanno portato a termine un interessante esperimento per generare energia elettrica proprio da questi molluschi. Piccole cariche elettriche, ancora niente di sostanzioso, ma è pur sempre energia del tutto pulita, rinnovabile e, soprattutto, gratuita.
Cella vampira - Tutto si basa su una cella a combustibile e un elettrodo. I ricercatori newyorkesi hanno inserito una minuscola cella a biocombustibile all’interno del guscio della lumaca che si alimenta da sola tramite il glucosio prodotto dal mollusco al termine della normale digestione. Sottraendo il nutrimento alla lumaca, quindi, la cella a combustibile produce piccole cariche di energia elettrica che, poi, possono essere trasferite fuori dall’animale con un altrettanto piccolo elettrodo. La lumaca, in pratica, vive normalmente e alimenta la sua minuscola centrale elettrica che poi viene “scaricata” per utilizzare la sua energia.
Poca ma gratis - Quanta energia producono in questo modo le lumache? Pochissima: 7,45 microWatt per 45 minuti di durata. Con una sola lumaca, quindi, non si va lontano, ma la stessa tecnologia si può applicare anche alle blatte e agli scarafaggi. Si tratta, comunque, di un primo esperimento che ha dato i suoi frutti. In un futuro non troppo lontano, quindi, si potrebbe riuscire a produrre più energia da un singolo insetto o mollusco e, mettendone insieme qualche milione, ottenere una nuova fonte di energia elettrica completamente pulita e rinnovabile. Totalmente gratuita. (sp)