La biodiversità non è un lusso, ma un prerequisito fondamentale del benessere dei viventi - incluso l'uomo, consumatore per eccellenza nella catena alimentare. Quest'anno la Giornata mondiale della biodiversità, istituita dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite il 22 maggio, per celebrare l'adozione della Convenzione sulla diversità biologica (un trattato adottato nel 1992 a tutela della varietà dei viventi) è dedicata proprio al rapporto tra la biodiversità e la nostra salute.
se viene a mancare, tutto crolla. La perdita di biodiversità lede gli equilibri degli ecosistemi, può favorire il progresso di patogeni e promuovere la diffusione di malattie; mina la sicurezza alimentare e riduce la varietà di nutrienti a disposizione per l'uomo; ci rende più esposti a disastri naturali e meno adattabili ai cambiamenti climatici. Senza contare che vivere il più possibile a contatto con la natura gioca un ruolo fondamentale per la salute psicofisica dell'uomo, anche negli ambienti urbani.
Come ha di recente ricordato un rapporto della FAO, oggi il 75% del cibo dell'umanità è ricavato da 12 piante e 5 specie animali: anche se l'offerta commerciale si sta ampliando in molte nazioni, gli alimenti che acquistiamo e consumiamo sono sempre più omogenei. Una situazione a cui si aggiunge la preoccupante perdita di impollinatori, minacciati da pesticidi e parassiti, e sempre più esposti alle conseguenze dei cambiamenti climatici.
Una scommessa rischiosa. Contiamo su un numero ristretto di piante e animali ad alta resa, geneticamente uniformi, un'abitudine pericolosa per la sicurezza alimentare e la salute umana. La perdita di diversità genetica ci rende meno capaci di fare fronte al meglio alle sfide poste dagli eventi climatici estremi; inoltre, la ridotta varietà nella dieta ci espone a malnutrizione e malattie croniche, oltre a ridurre la disponibilità di cibi sani e piante da utilizzare a scopo medicinale.
diversità è ricchezza. La Giornata mondiale della Biodiversità 2019, che vede tra i partner internazionali anche Slow Food, è una celebrazione della diversità biologica e culturale del Pianeta. La valorizzazione delle conoscenze tradizionali, la riscoperta di prodotti poco lavorati e di colture quasi dimenticate sono un antidoto alla semplificazione eccessiva della varietà di cibi che mangiamo e che ci vengono proposti.