Inquinato dalla nuvola marrone, l'Oceano Indiano riesce a ripulirla.
Immensi fuochi appiccati alle giungle nel Borneo contribuiscono alla "nuvola marrone" che copre l'Asia del Sud-est. © Nasa |
Alcuni ricercatori israeliani hanno scoperto che, quando arriva sul mare, la grande nuvola marrone che copre l’Asia perde la sua efficacia. E l’oceano riesce in questo modo a ripulire l’aria inquinata.
Uno degli effetti dell’immensa nuvola marrone che ricopre l’Indonesia, la Cina e l’India (di cui gli scienziati conoscevano l’esistenza da alcuni anni) è quella di diminuire le precipitazioni, e far rimanere nell’aria la grande quantità di inquinanti che la formano (gas di combustione, fumo, residui di foreste bruciate, emissioni industriali e del traffico e altro).
Questo perché le particelle inquinanti sono molto piccole, e non riescono a raccogliere intorno a sé quantità d’acqua abbastanza elevate da formare le pesanti gocce di pioggia; non funzionano quindi da efficaci "centri di condensazione". L'umidità rimane quindi nell'aria e, secondo un rapporto dell'Unep (il programma ambientale delle Nazioni Unite) uccide decine di migliaia di persone l'anno.
Pioggia che pulisce. I ricercatori hanno scoperto che, quando la nuvola si sposta sull’Oceano Indiano, le particelle di sale che si sollevano dalla gran massa d’acqua sono invece più grandi, e fungono quindi da ottimi centri di condensazione.
Le conclusioni, pubblicate sulla rivista Science, affermano che attorno a loro si riunisce l’umidità dell’aria che, nel giro di poco tempo, si trasforma in gocce abbastanza pesanti da cadere.
In questo modo anche le particelle inquinanti sono trascinate nell’oceano, e l’aria sopra la massa d’acqua si ripulisce. L'articolo conclude però con un avvertimento: anche se il mare pulisce l'aria che lo sovrasta, sopra la terraferma questa rimane sempre pericolosamente inquinata.
(Notizia aggiornata al 2 settembre 2002)