di Peppe Croce
La qualità ambientale delle città italiane - grandi medie e piccole - secondo il rapporto Ecosistema Urbano 2012 di Legambiente, è peggiorata rispetto allo scorso anno.
"Brusca e preoccupante battuta d’arresto delle politiche ambientali urbane"
Ecosistema Urbano 2012 -
Ecosistema Urbano
Chi vince e chi perde - Ma, nonostante tutto, trattandosi di una classifica, c'è sempre chi vince e chi perde, chi sale e chi scende. Le città capoluogo di provincia sono classificate per dimensione: piccole, medie e grandi. Tra le grandi vengono premiate Venezia, Bologna e Genova, mentre sta messa male Messina. Tra le medie salgono sul podio Trento, Bolzano e La Spezia e perde Reggio Calabria. Tra le piccole Verbania, Belluno e Pordenone vincono e Vibo Valentia viene sconfitta.
Cosa non va - Ci sono alcuni problemi comuni un po' a tutti i capoluoghi italiani. Le perdite della rete idrica, per esempio, sono in media del 32%. Un terzo dell'acqua che immettiamo nei tubi, quindi, si perde nel tragitto. Nella depurazione dei reflui sei comuni (erano cinque lo scorso anno) depurano solo la metà, o meno, della popolazione. La produzione pro capite di rifiuti, invece, si conferma in calo con una media 567,6 kg per abitante. Cresce anche la raccolta differenziata, che passa dal 31,97% dello scorso anno, all’attuale 37,96% ma non va dimenticato che l'obiettivo di legge per il 2011 era del 60%. Una percentuale alla quale arrivano oggi solo dodici città italiane: Novara, Salerno, Trento, Pordenone, Verbania, Belluno, Oristano, Teramo, Benevento, Asti, Nuoro e Rovigo. (sp)