di Peppe Croce
Nelle falde profonde dell'Africa c'è una quantità di acqua cento volte superiore di quanta ce ne sia in superficie. Ma non la si può estrarre in maniera selvaggia.
"In Africa 300 milioni di persone non hanno accesso all'acqua potabile"
Africa Blu -
le piogge in Africa sono scarsissime
Venti litri al secondo - A scoprire le reali riserve d'acqua nascoste sotto terra sono stati di geologi del British Geological Survey. Dai loro studi emerge che una parte consistente dell'Africa è letteralmente seduta su un mare d'acqua dolce. Moltissimi bacini profondi potrebbero fornire fino a venti litri al secondo di acqua potabile e fresca e altrettanti ne potrebbero erogare da cinque a venti litri. Quest'acqua non viene dalla pioggia ma è il tesoro nascosto del passato: è lo specchio di com'era l'Africa 5.000 anni fa.
Niente trivelle - Tuttavia, non c'è da cantar vittoria. Proprio il fatto che non sia acqua portata dalle piogge sconsiglia di estrarla dal sottosuolo in grandi quantità perché l'acqua che cade ogni anno dal cielo non andrebbe a rimpiazzare, se non in minima parte, quella presa dai bacini. Se si iniziasse a trivellare selvaggiamente l'Africa in cerca di acqua, quindi, la si troverebbe di sicuro ma durerebbe pochi anni. Bisogna invece estrarla in maniera sostenibile, mantenendo l'equilibrio con l'acqua piovana. Come fare? Preferendo i vecchi metodi a quelli più moderni: meglio i pozzi tradizionali e un pompaggio manuale. Per portare in superficie solo l'acqua che serve per l'agricoltura locale e senza sprecarla in immense monocolture dedicate all'esportazione. (sp)