La manifestazione “l’Italia cambia strada” è organizzata dalla "Rete per la Mobilità Nuova" (@mobilitanuova), una cordata di ciclisti, pedoni, pendolari, in collaborazione con diverse altre associazioni, come Legambiente e Genitori antismog, impegnate in vario modo per reclamare il diritto a una migliore qualità della vita.
Uno degli obiettivi è di questa camminata di “massa” per le vie di Milano in programma il prossimo 4 maggio - con partenza dalla Stazione Centrale e arrivo in Piazza Duomo - è sensibilizzare l’opinione pubblica sulle scelte del Governo in materia di mobilità e fare pressione - tramite una raccolta di firme per una legge di iniziativa popolare - affinché le risorse pubbliche siano dirottate dove servono, ossia dove si spostano davvero le persone.
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È Mosca la città più trafficata del mondo, superando Istanbul e Varsavia. I tempi medi di percorrenza dei poveri moscoviti sono il 66% più lunghi rispetto a situazioni di traffico scorrevole. E nella top 10 mondiale - realizzata con i dati di percorrenza reale raccolti dai navigatori satellittari - troviamo, purtroppo, anche due città italiane: Palermo, che si piazza al 5° posto battendo addirittura Los Angeles, e Roma come fanalino di coda.
Ecco la classifica delle città più trafficate del mondo:
1. Mosca 66%, 2. Istanbul 55%, 3. Varsavia 42%, 4. Marsiglia 40%, 5. Palermo 39%, 6. Los Angeles 33%, 7. Sydney 33%, 8. Stoccarda 33%, 9. Parigi 33%, 10.Roma 33%
Fonte: TomTom
Mobilitazione nazionale
Il nostro Paese, infatti, impegna il 75% dei fondi pubblici destinati alle infrastrutture del settore per soddisfare la domanda di mobilità e spostamenti superiori ai 50 chilometri. Questa domanda però interessa soltanto il 2,8% delle persone e delle merci.
Risultato? Si inverste solo il 25% delle risorse per interventi nelle aree urbane e per il pendolarismo che interessano, invece, il 97,2% della popolazione. Puntando, anche in quest’ultimo caso, su nuove strade, tangenziali e circonvallazioni piuttosto che sul trasporto collettivo o su quello non motorizzato.
La manifestazione del 4 maggio ha proprio l'obiettivo di invertire questa quota di investimenti.
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La Rete per Mobilità Nuova nasce come evoluzione diretta, ma più allargata, della campagna/movimento #salvaiciclisti che si pone, tra gli obiettivi, la graduale riduzione dell’incidentalità stradale, l’incremento nell’uso del trasporto pubblico e la riduzione dei limiti di velocità in ambito urbano. Più allargata perché promuove l’uso della bicicletta e del car pooling o dei taxi relegando quello dell’auto solo quando “non se ne può fare davvero a meno”. Senza dimenticare l’impegno per lo sviluppo di un’economia agroalimentare basata sul km0.
l’Italia cambia strada
Le iscrizioni sono già aperte sul sito dell’associazione