Nel bel mezzo dell’Oceano Pacifico meridionale c'è una remota e disabitata isola: Henderson Island. È un’isola che fa parte delle Isole Pitcairn del Regno Unito e si trova a più di 5.000 km dal più vicino centro abitato dall’uomo. Un paradiso isolato, visitato quasi unicamente dagli scienziati una volta ogni 5-10 anni.
Ma contrariamente a quanto si potrebbe pensar,e l'isola è tra le più contaminate del Pianeta: milioni di pezzi di plastica che galleggiano nell'Oceano Pacifico vanno a depositarsi sulle sue coste sabbiose. La quantità di materiale presente attualmente ha lasciato allibiti anche i ricercatori che l'hanno da poco visitata.
Secondo il sopralluogo realizzato anni fa dall'eco-tossicologa Jennifer Lavers della University of Tasmania dell'Australia, le spiagge dell'isola sono ricoperte da una media di 671 pezzi di plastica per metro quadrato, la più alta densità mai registrata.
Il rapporto è stato pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences.










Tonnellate di plastica. Se si estrapola tale statistica si giunge alla conclusione che l'isola è ricoperta da 37,7 milioni di pezzi di plastica, che dipinge un mondo ben lontano da quello che ci si potrebbe immaginare per un atollo completamente spopolato e lontanissimo da ogni attività umana.
«Quel che sta succedendo alla Henderson Island dice come non vi sia alcuna area del pianeta che si possa considerare così lontana dall'uomo al punto da non risentirne le ricadute» ha detto Lavers, che ha continuato:
«Stando alle stime che ho potuto fare analizzando 5 siti dell'isola si può affermare che essa sia ricoperta da 17 tonnellate di plastica e che ogni giorno arrivano sull'isola una media di 3.570 pezzi di materiale plastico».


Questi dati comunque, potrebbero essere una sottostima di quel che c'è realmente sull'isola perché al momento non è stata fatta una analisi del materiale che si trova lungo le coste rocciose e su quelle sabbiose non è stato preso in considerazione il materiale con dimensioni inferiori ai 2 mm e a una profondità nella sabbia superiore ai 10 cm.
Ancor più pericolosa è la plastica in decomposizione. Il fatto che la Henderson Island faccia da "calamita" alla plastica sta nel fatto che è lambita dalla South Pacific Gyre. Si tratta di una corrente oceanica che raccoglie materiale di scarto da diverse parti del pianeta e che poi transita in prossimità dell'isola depositando sulle spiagge il materiale raccolto durante il percorso.

I ricercatori hanno analizzato oltre 53.000 pezzi di plastica che sono risultati derivare da 24 Paesi diversi di produzione.
Molti pezzi di plastica risultavano in uno stato tale che iniziavano a decomporsi e questo, a quanto dicono i ricercatori, porta a pezzi più piccoli che sono ancor più pericolosi perché possono essere ingeriti da un maggior numero di animali.