Ecologia

Due nuovi tipi di plastica stanno inquinando il Mediterraneo

Si chiamano plasticrust e pyroplastic, sono le nuove facce dell'inquinamento da plastica: sono state già rilevate in Toscana.

"Inquinamento da plastica" è un'espressione obsoleta: meglio parlare di "plastiche", al plurale. E non stiamo parlando solo dell'ormai nota distinzione tra macroplastiche (bottiglie, sacchetti...) e microplastiche, ma del fatto che la quantità e varietà di materiale plastico che ha invaso i nostri oceani è ormai tale che chi studia l'argomento la divide in sottocategorie, creando una vera e propria tassonomia della plastica. E l'ultima notizia in merito arriva dall'Italia, dove per la prima volta sono state trovate tracce di due tipi di plastica finora assenti nel Mediterraneo.

Piro-che? Per ora hanno solo nomi inglesi: si chiamano plasticrust e pyroplastic. La prima è una contrazione di "plastic crust": è una vera e propria crosta di plastica che si forma sulle rocce, in seguito allo sfregamento costante di sacchetti e bottiglie; finora se n'erano trovate tracce nel mare al largo di Madeira, in Portogallo. La seconda, invece, è plastica bruciata e indurita, che si presenta sotto forma di "sassetti": le coste inglesi ne sono piene. Entrambe sono state trovate su una spiaggia dell'isola del Giglio da un team tedesco del Federal Institute of Hydrology di Coblenza.

 

Galeotto fu il falò. I ricercatori hanno trovato tracce di plastic crust su rocce che finiscono regolarmente sott'acqua a causa della marea, e globuli di pyroplastic su una delle spiagge vicine. La colpa della presenza delle prime è quasi certamente attribuibile alle bottiglie di plastica, che, dicono gli scienziati, sono ormai una presenza fissa sulle spiagge del Giglio. I secondi, invece, potrebbero essere il risultato di un falò acceso da un gruppo di campeggiatori. Qualunque sia la causa e chiunque siano i responsabili, il problema rimane: anche queste plastiche rischiano di venire ingerite accidentalmente da granchi, lumache e altri animali, e di entrare in questo modo nella catena alimentare del Mediterraneo.

 

22 novembre 2019 Gabriele Ferrari
Ora in Edicola
Scopri il mondo Focus. Ogni mese in edicola potrai scegliere la rivista che più di appassiona. Focus il magazine di divulgazione scientifica più letto in Italia, Focus Storia per conoscere la storia in modo nuovo ed avvincente e Focus Domande & Risposte per chi ama l'intrattenimento curioso e intelligente.

In questo numero di Focus Storia vi portiamo alla scoperta di figure storiche, battaglie e curiosità che hanno segnato epoche e paesi, con un’attenzione speciale alla Francia del Seicento.

Il protagonista principale è il cardinale Richelieu, l’abile politico che plasmò la Francia moderna. In "Eminenza rossa" tracciamo il ritratto di questo potente uomo di Stato, mentre "L’assedio del Gran Cardinale" ci racconta la sua vittoria contro gli ugonotti a La Rochelle. A seguire, con "Eminenza grigia" scopriamo la figura di padre Giuseppe, il suo fidato consigliere, e in "Mazzarino l’erede" esploriamo il ruolo del cardinale italiano che ne continuò l’opera.

Tra le altre storie: l’articolo "Infanzia randagia" ci porta nella Russia degli anni ‘20 e ‘30, con il fenomeno dei besprizornye, bambini abbandonati nelle città. Non mancano approfondimenti come "Delitti al microscopio", che esplora la nascita delle indagini scientifiche, e "Il canto libero", dedicato alle origini del jazz.

ABBONATI A 29,90€

In questo numero di Focus, esploriamo un affascinante mix di scienza, natura e curiosità quotidiane.

Dedichiamo uno speciale alle strategie di leadership, scoprendo cosa dicono le ricerche sui capi e come gestiscono i loro team. Nell'articolo "Nella testa del boss" analizziamo il loro modo di pensare, mentre "E tu che capo hai?" ci svela i diversi tipi di leader.

Scopriamo storie di successo nella conservazione della fauna con "A volte ritornano", che racconta la rinascita di specie come linci e cervi. Per gli appassionati di scienza, analizziamo il ruolo delle impronte digitali nel corpo umano.

In più, l'astrofisica ci sorprende con teorie alternative sull’energia oscura nell'intervista "L’energia oscura? Secondo me non esiste". Non perdete i vincitori del Drone Photo Awards, con immagini spettacolari tra fantasia e tecnologia.

ABBONATI A 31,90€
Follow us