Gli incendi che da settimane affliggono diverse regioni australiane sono così intensi ed estesi da generare un sistema meteorologico autonomo. Secondo il Bureau of Meteorology in Victoria, i roghi starebbero alimentando il fenomeno dei piro cumulonembi, formazioni nuvolose che possono provocare violenti temporali. Queste tempeste "indotte" non riescono a domare le fiamme - al contrario, le alimentano attraverso fulmini e raffiche di vento, e trasportando lontano i tizzoni ardenti.
dallo spazio. Il fenomeno è visibile anche da satellite. In caso di incendi molto estesi, i movimenti ascensionali di fumo e aria calda possono interagire con l'atmosfera e perturbarne le condizioni in modo non del tutto prevedibile. Aria e vapore si raffreddano salendo di quota, fino a formare una nube a sviluppo verticale molto instabile, che può diffondere le ceneri roventi su un'area molto estesa, e spararle fino alla stratosfera, da 10 a 50 km dal suolo.
Lo scontro con l'aria relativamente calda fuori dalla zona interessata dall'incendio può generare fulmini che possono innescare nuovi roghi. Nelle condizioni più estreme, i venti possono essere talmente intensi da causare vortici di fuoco (in inglese, firenado), colonne di fuoco che si propagano come mini-tornado.


Un fenomeno in crescita. Un piro cumulonembo non è molto diverso dai cumulonembi che siamo abituati a vedere nelle calde giornate d'agosto. La differenza è che, in questo caso, le correnti ascensionali non sono formate dal calore irradiato dal terreno, ma da quello sprigionato dalle fiamme. Secondo gli scienziati, i piro cumulonembi sarebbero in aumento a causa del global warming: le alte temperature e la siccità creano il terreno ideale per la propagazione di incendi sempre più intensi, con pennacchi vigorosi di fumo, ceneri e vapore.
L'Australia che ha in parte contribuito al nulla di fatto dei negoziati sul clima alla COP25 sta attraversando i suoi giorni più caldi di sempre, in netto anticipo rispetto al picco dell'estate australe. Nel video in time-lapse qui sotto potete osservare la formazione accelerata di un piro cumulonembo.