Roma, 26 giu. - (AdnKronos) - I membri della comunità cattolica, protestante ed ebraica, i giovani legati alla Moschea di Roma e l'Unione Buddista, gruppi della società civile, organizzazioni ambientaliste e di agricoltori, sindacati e studenti. Tutti insieme, per la prima volta, marceranno insieme domenica 28 giugno per ringraziare Papa Francesco per la sua enciclica Laudato Si' e chiedere a cittadini e governi di trasformare i suoi contenuti in azioni concrete in vista della Cop 21 di Parigi.
Attese più di 5mila persone a piazza Farnese, a Roma, da dove partirà la marcia "Una terra. Una famiglia umana" (guarda il video) alla volta di piazza San Pietro per l'Angelus del Santo Padre. Organizzata da Focsiv - Volontari nel mondo su proposta della campagna inter religiosa contro i cambiamenti climatici OurVoices, un progetto Greenfaith e Conservation Foundation, alla Marcia partecipano Greenpeace, Wwf e Legambiente.
"Il dialogo interreligioso sui temi ambientali esiste già da tempo, ma condividiamo la posizione di Papa Francesco: al centro della questione climatica c'è un problema etico - dichiara Giuseppe Onufrio, direttore esecutivo di Greenpeace Italia - L'enciclica parla, a differenza dei rapporti dell'Onu, al cuore di miliardi di persone. Un grande salto di qualità. Il mondo ha due opzioni: non fare nulla e lasciare che i cambiamenti climatici colpiscano in maniera sempre più dura soprattutto i soggetti più deboli, inasprendo conflitti ed emigrazione. Oppure, fare qualcosa perché le soluzioni ci sono già e sono a portata di mano. Per questo porteremo alla marcia lo striscione '100% rinnovabili'"
Per Maria Grazia Midulla, responsabile energia e clima del Wwf Italia, "l'enciclica di Papa Francesco stimola al dialogo e all'incontro tra culture diverse, sulla base di valori comuni, ma non è un'enciclica puramente morale ma chiama all'azione, tutti e nella vita quotidiana. Per questo - continua Midulla - dobbiamo agire collettivamente, partendo ognuno da se stesso".
L'enciclica di Papa Francesco "ci ha colpiti per la capacità di parlare a tutti ma anche e soprattutto perché sottolinea l'interdipendenza tra questioni ambientali e sociali e parla dei cambiamenti climatici come di una questione centrale per salvare l'umanità - spiega Katiuscia Eroe dell'ufficio energia e clima di Legambiente - E tocca una questione importante: la scelta politica e la richiesta di azioni coraggiose. Noi chiediamo al premier Renzi di avere questa 'coraggiosa generosità' e di fare scelte lungimiranti per tutti noi".
A piazza Farnese i partecipanti saranno accolti dall'Orchestra di Piazza Vittorio; in testa ci saranno molti leader e rappresentanti di associazioni e confessioni religiose che reggeranno lo striscione "Climate Action Now".
La Marcia sarà anticipata e seguita dalle opere d'arte di Federica Collina, Jason Hicks, Curtis Lee Mitchell e Gan Golan. In piazza San Pietro i partecipanti innalzeranno cartelli a forma di foglie.
Dal Focsiv - Volontari nel mondo, arriva un invito: "Mi raccomando: arriviamo a piazza Farnese con i mezzi pubblici. Iniziamo da questo", dichiara Attilio Ascani, direttore di Focsiv. "Quello che abbiamo sotto i nostri occhi - sottolinea - è l'effetto del peccato contro Dio, contro le persone e contro la Casa comune che Dio ci ha messo a disposizione. Lottare per la giustizia climatica è un compito fondamentale per tutti noi".
Alle loro voci si aggiunge quella del segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-Moon che in un video messaggio inviato in occasione della presentazione della Marcia, rilancia l'invito a prendersi cura "della nostra Casa comune" e a continuare a far sentire la propria voce, sottolineando il ruolo prioritario dei giovani nel prendere consapevolezza dei cambiamenti climatici. "La Cop 21 - ricorda Ban Ki-Moon - sarà la nostra ultima chance per evitare gli impatti più negativi del surriscaldamento".