Ecologia

In Italia un'azienda su 4 non presenta informazioni di sostenibilità sul proprio sito

E' quanto emerge dalla ricerca Webranking by Comprend, la principale ricerca europea che premia i migliori siti corporate. In generale, però, sul podio delle aziende più brave a comunicare via web troviamo per il secondo anno consecutivo Eni

Roma, 1 dic. - (AdnKronos) - Poca informazione legata al mondo della sostenibilità e per chi cerca lavoro. In particolare, in Italia, solo poco più della metà delle aziende presentano un bilancio di sostenibilità (contro il 94% tra le maggiori 100 aziende livello europeo) e una su quattro non presenta alcuna informazione di sostenibilità (eccetto il codice etico). E' quanto emerge dalla ricerca Webranking by Comprend, la principale ricerca europea che premia i migliori siti corporate.

La ricerca Webranking by Comprend, realizzata da Lundquist in collaborazione con Comprend (ex KW Digital e divisione digitale di Hallvarsson&Halvarsson), da diciotto anni è la ricerca più riconosciuta in Europa nella valutazione della comunicazione corporate online. La ricerca ha valutato 69 grandi aziende quotate a livello italiano. A livello internazionale sono state valutate oltre 800 società. In generale, però, sul podio delle aziende più brave a comunicare via web troviamo per il secondo anno consecutivo Eni (87 punti su 100).

Snam (86,3) ottiene il secondo posto, vincendo anche il titolo di “best improver” come società che ha aumentato maggiormente il proprio punteggio rispetto all’edizione precedente. Telecom Italia (83,3), invece, scende in terza posizione. Considerando 50 punti come soglia per una buona comunicazione digitale, solo 20 aziende italiane superano il test, in linea con lo scorso anno. All’altro estremo si collocano altre 20 aziende che occupano la parte bassa della classifica (sotto i 30 punti) e che non presentano i contenuti minimi richiesti dal mercato.

Le aziende italiane ottengono buone performance nella presentazione dell’azienda, la pubblicazione dei bilanci e le informazioni sulla governance. Ma in un contesto economico difficile, metà delle società non parla del futuro in termini di strategia, growth driver, debito e gestione di rischi, che sono informazioni sempre più importanti per gli investitori. Le aree in cui esiste una maggiore differenza rispetto alle performance europee sono quelle legate alle informazioni non finanziarie come la sostenibilità e le risorse umane.

Un quarto del campione italiano, ad esempio, non presenta l’azienda ai potenziali candidati e quasi la metà non informa sulle posizioni aperte sul proprio sito. Si riscontra, infine, maggiore efficacia nella creazione di un dialogo con gli stakeholder attraverso i social media o, più semplicemente, mettendo in evidenza i contatti online. Le performance italiane relativamente ai criteri legati a social media e motori di ricerca sono migliorate di 7 punti percentuali rispetto allo scorso anno ma non superano il 30% del punteggio massimo, mentre è aumentato il divario rispetto alle performance europee.

Quest’anno è incrementato anche il numero delle aziende (tre su cinque), che presenta sul proprio sito un collegamento ai propri account sui social media.

Nella maggior parte dei casi vengono solo presentate le icone dei diversi canali, solo il 20% spiega o integra contenuti social media all’interno dei siti. All’interno dei vari canali social media i risultati variano parecchio. Ad esempio, il 46% delle società offre almeno le informazioni di base su LinkedIn che risulta essere il canale aziendale preferito ma pur sempre poco utilizzato rispetto all’Europa dove il 66% delle top 100 si presenta su LinkedIn. L’86% delle società ha un articolo con qualche informazione su Wikipedia, gestita da editori indipendenti.

1 dicembre 2014 ADNKronos
Ora in Edicola
Scopri il mondo Focus. Ogni mese in edicola potrai scegliere la rivista che più di appassiona. Focus il magazine di divulgazione scientifica più letto in Italia, Focus Storia per conoscere la storia in modo nuovo ed avvincente e Focus Domande & Risposte per chi ama l'intrattenimento curioso e intelligente.

Gli eccessi della Rivoluzione francese raccontati attraverso la tragedia delle sue vittime più illustri, Luigi XVI e Maria Antonietta. La cattura, la prigionia, i processi e l’esecuzione della coppia reale sotto la lama del più famoso boia di Parigi. E ancora: come si studiava, e si insegnava, nelle scuole del Cinquecento; l’ipotesi di delitto politico dietro la morte di Pablo Neruda, pochi giorni dopo il golpe di Pinochet; l’aeroporto di Tempelhof, a Berlino, quando era palcoscenico della propaganda nazista.

ABBONATI A 29,90€

Perché il denaro ci piace tanto? Gli studi spiegano che accende il nostro cervello proprio come farebbe gustare un pasticcino o innamorarsi. E ancora: la terapia genica che punta a guarire cardiopatie congenite o ereditarie; come i vigili del fuoco affinano le loro tecniche per combatte gli incendi; i trucchi della scienza per concentrarsi e studiare meglio; si studiano i neutrini nel ghiaccio per capire meglio la nostra galassia.

ABBONATI A 31,90€
Follow us