Milano, 26 feb. - (AdnKronos) - Toccare con mano il Colosseo o la skyline di New York, la facciata di una piramide o un capitello barocco. Il turismo è sempre più accessibile grazie alle nuove tecnologie di modellazione e stampa 3D con cui realizzare monumenti e opere d'arte che, inserite in un percorso multisensoriale, si sveleranno così anche ai turisti non vedenti.
Il progetto, ideato da Città tra le mani, con il supporto di Fablab Lecce, verrà esposto dal 5 al 7 marzo in fieramilanocity nel corso di 3DPrint Hub. Si abbattono così le barriere architettoniche, sensoriali, culturali o sociali, per permettere al turista di diventare il vero protagonista di un viaggio alla scoperta dell’arte.
“Città tra le mani - racconta Claudia Melissa Barbarito, co-fondatore della società - consiste proprio in questo: nel rilievo e nella modellazione di monumenti realizzati con la stampa 3D per far vivere esperienze multisensoriali a chi capitelli, portoni, archi e colonne non li può vedere con gli occhi".
L'obiettivo è quello di promuovere destinazioni turistiche modellando e stampando in 3D monumenti storico-artistici o reperti museali da installare all’interno di mostre accessibili a non vedenti e ipovedenti. Un'opportunità non solo per musei, mostre e gallerie, ma anche per comuni, località turistiche o archeologiche. Il progetto è già una realtà nel museo del Teatro Romano di Lecce.
In occasione di 3DPrint Hub i visitatori avranno l’opportunità di osservare da vicino l’iniziativa “Città tra le mani” che, oltre ad esporre i numerosi monumenti già stampati, spiegherà con applicazioni pratiche tutte la fasi di realizzazione della miniatura in 3D e di progettazione del percorso multisensoriale all’interno del quale inserire la miniatura: dal rilievo, alla stampa del monumento, fino all'esperienza vera e propria.
Oltre quindi all'esperienza tattile che si avrà avendo tra le mani il monumento stampato in 3D, i turisti vivranno in prima persona la storia e i luoghi di un tempo, ascoltando musiche e suoni. Dai rumori di una piazza a quelli di un bosco. Un viaggio nel tempo che si completerà anche grazie all'esperienza gustativa e olfattiva con assaggi di olio, vino, frutti o di prodotti tipici associati al territorio o al monumento.
Esempi concreti di come potranno evolversi i musei del futuro che diventeranno anche tattili e sensoriali, andando ad eliminare le barriere oggi esistenti, per poter raccontare l’arte concretamente a tutti, nessuno escluso. “La nostra idea, infatti – conclude Melissa Barbarito - è quella di non offrire solamente il monumento o il reperto storico con le sue reali proporzioni, curve e bombature, da toccare e prendere tra le mani, ma di crearci attorno, anche grazie anche ai continui confronti con l’Unione Italiana Ciechi, la storia che lo accompagna".
Nella tre giorni di 3DPrint Hub sarà possibile scoprire tutte le altre applicazioni della stampa 3D: dall'area medicale con il settore ortopedico-traumatologico, quello della chirurgia vascolare con i nuovi scenari nella fase di pianificazione pre-operatoria e quello della chirurgia addominale, fino alle aree espositive e dimostrative dedicate all'edilizia, all'architettura, all'arredo e al design, per chiudere con le ultime novità sui gioielli, la moda, i giocattoli e l'arte.