Molte piante si autofertilizzano da sole, non è una novità: possiedono gli organi riproduttivi maschili e femminili (i cosiddetti fiori ermafroditi con presenza contemporanea di stami e pistilli) e si autoriproducono senza alcun intervento esterno. Ma alcuni ricercatori cinesi hanno trovato un fiore, per la precisione un’orchidea della specie Holcoglossum amesianum che si spinge un po’ più in là.
Quest’orchidea, abituata a crescere in zone desertiche e senza vento, riesce a ruotare il suo organo maschile per fargli assumere una forma più adatta a fertilizzare l’organo femminile. Una specie di “erezione” che sfida la forza di gravità e permette all’antera (la parte terminale dell’organo maschile) di piegarsi ed entrare dal basso nella camera dell’organo femminile e depositare lì il polline.
Si tratta del primo caso di fiore che si autoriproduce completamente da solo, senza l’ausilio di insetti, vento o fluidi appiccicosi che in altre piante servono per “depositare” il polline nel posto giusto.
Nella foto (© LaiQiang Huang/Unibersità Tsinghua/Nature) una fase della fecondazione della Holcoglossum amesianum)