Roma, 5 mar. - (AdnKronos) - Tessuto broccato per il volto di Charlie Chaplin, corde di ciniglia per i capelli di Bob Marley. Le icone del cinema e della musica, ma non solo, reinterpretate da Sabrina Romanò, artista che ha fatto del recupero e del riciclo il proprio mezzo espressivo. Scampoli di stoffe, scarti di carta, cartone e plastica, alluminio, metallo e anche camere d'aria. Non c'è materiale, destinato alla discarica, che non possa finire incollato sulle sue tele. (FOTO)
Architetto di formazione, il riciclo è entrato a far parte della sua professione legata all'arredo e al design. “E' arrivato un momento in cui mi sono guardata intorno interrogandomi sull'attualità e ho finito per ribaltare il mio modo di lavorare. E' stato quando ho deciso di utilizzare materiali di riciclo. Oggi tutto ciò che è destinato alla discarica per me può diventare arte, quando guardo un oggetto da buttare via, vedo già la sua nuova vita”, racconta all'Adnkronos Sabrina Romanò.
E' così che un cappellino preso al mercatino delle pulci di Parigi si trasforma in una lampada ed è seguendo questa filosofia che i tratti caratteristici di personaggi famosi acquistano corpo attraverso materiali diversi. Presi dove? “Dai tappezzieri i cataloghi di stoffe fuori produzione, io li prendo per lavorarci e loro si alleggeriscono di un rifiuto”, aggiunge.
E poi la carta regalo o quella usata per avvolgere le uova di Pasqua, lamine di metallo, alluminio, spugne e scarti di ogni genere. Le sue opere, presentate per la prima volta nella vetrina virtuale del Museo del Riciclo, sono state esposte alla Fiera di Arte di Padova, alla Fiera Bologna Arte, a Genova Arte e in occasione della Serr (la Settimana europea per la riduzione dei rifiuti) e ora si preparano a varcare i confini nazionali: il suo ritratto di Mick Jagger è stato selezionato per essere esposto in Brasile a Recife.