Un nuovo tipo di biocombustibile inesauribile, a basso costo e basso impatto ambientale sta per essere adottato in Norvegia: deriva dai rifiuti solidi umani. E non puzza! (Alessandro Bolla, 20 aprile 2009)
Un nuovo progetto sviluppato in Norvegia rivoluzionerà il mondo dei biocarburanti: dal 2010 inizieranno a circolare per le strade di Oslo degli autobus alimentati a biometano di produzione… umana. Ole Jakob Johansen, responsabile del progetto ha recentemente messo a punto un procedimento grazie al quale è possibile ottenere metano dalla fermentazione dei detriti solidi recuperati dalle fognature.
Giacimenti umani. Ciascuno di noi, andando in bagno, produce ogni anno l’equivalente di otto litri di diesel. Per una città come Milano, che ospita 1.300.000 abitanti, significa una produzione annua di 10,4 milioni di litri di carburante, sufficienti a far lavorare 300 autobus per 100.000 km l’uno, ma con un impatto ambientale molto più contenuto: il biometano infatti è neutrale dal punto di vista delle emissioni di CO2, rilascia il 78% in meno di nitrati e il 98% in meno di polveri sottili rispetto al gasolio fossile. Per non parlare del prezzo, che compresi i costi di produzione potrebbe essere del 30-40% più basso rispetto a quello del diesel.
Mangiare per fare il pieno. A differenza dei comuni biocarburanti ottenuti dalla fermentazione dei cereali, il biometano non impatta sulla produzione mondiale di cibo, risolvendo non pochi problemi di natura economica ed etica.
La città di Oslo conta di mettere in servizio circa 350 autobus alimentati a biometano entro la fine del 2010.
E per la puzza? Gli esperti affermano che non si sente assolutamente niente. Sarà vero? Non resta che attendere… naso al vento.