Il riscaldamento globale modifica le stagioni, gli ecosistemi e la vita degli animali.
La tundra artica, e i suoi animali, vede arrivare in anticipo i primi tepori della primavera. |
I risultati sono stati inequivocabili: piante e animali si sono spostati verso il Polo nord alla velocità di 6,1 chilometri ogni dieci anni (e di 6,1 metri verso le quote più elevate), e per molti animali la primavera è arrivata con un anticipo di 2,3 giorni per decennio. I cambiamenti hanno colpito sia gli animali terrestri sia quelli marini, e anche questi ultimi si sono spostati verso nord.
Animali e mezze stagioni. A loro volta le specie polari (sia piante sia animali) hanno visto il loro territorio contrarsi per l'arrivo di invasori da sud e lo scioglimento del ghiaccio. L'altro studio ha preso in esame, con criteri ancora più rigidi, 143 articoli che dimostrano come alcune specie sono state “spostate” dal riscaldamento globale. L'analisi statistica, indispensabile nel caso di grandi ricerche, dimostra che la percentuale di specie che cambiano il loro ambiente nella direzione prevista è di circa l'81 per cento.
Anche questo studio ha dimostrato che la primavera, per molti animali, arriva prima di circa 5,1 giorni ogni dieci anni. Per l'uria comune (Uria aalge) addirittura la stagione della riproduzione è anticipata di 24 giorni; quasi un intero mese. Gli autori di quest'ultimo studio mettono anche in guardia da futuri e radicali cambiamenti degli ecosistemi, che potrebbero portare a estinzioni in massa di specie animali e vegetali.
(Notizia aggiornata al 3 gennaio 2003)