L’effetto dei gas serra si fa sentire anche in fondo al mare. Per migliaia di anni il mare ha mantenuto una composizione chimica pressoché stabile. Come dimostrano gli studi su alcune “carote” di ghiaccio. Ma negli ultimi 150 anni qualcosa è cambiato. È stato calcolato che dall’inizio dell’era industriale a oggi 142 miliardi di tonnellate di anidride carbonica si siano “riversate” in mare, provocando un incremento di acidità dell’acqua del 30 per cento. L’aumento dell’acidità diminuisce la presenza di ioni carbonato indispensabili per la formazione di coralli, conchiglie e di altri organismi.
Certo il cambiamento non è percepibile guardando il mare o facendo un tuffo, ma secondo gli oceanografi che hanno condotto la ricerca, ce ne potremmo presto accorgere vedendo scomparire dal mare - e dai nostri piatti - alcune specie marine. Come il salmone che si nutre di pteropodi, un invertebrato planctonico a rischio di estinzione.
Nella foto un microscopico mollusco marino.
© Victoria Fabry - California State University, San Marcos