Roma, 19 dic. - (AdnKronos) - La moda è per tutti, anche per i vegani e se c'è un bollino a segnalarti i capi adatti, tanto meglio, si evita di dover consultare tutte le etichette e si risparmia tempo. E' il 'Guardaroba veg', l'iniziativa partita da Torino grazie alla vegan fashion blogger, Stefania Sergi che all'Adnkronos svela qualche piccolo trucco per rendere più semplice lo shopping per i vegani.
L'idea, prima del blog e poi dell'iniziativa, “nasce dalla mia passione per la moda e dalla difficoltà, essendo vegana dal 2012, di dover leggere le etichette di tutti i capi di abbigliamento, per poi magari scoprire di non poterli indossare”. L'adesione al progetto 'Guardaroba veg' è gratuita e così ai negozianti viene fornito un cartellino che indica che il capo è '100% Vegan' e un adesivo da apporre all'esterno del negozio.
Attualmente “sono una cinquantina i commercianti che hanno aderito”. L'iniziativa è partita da Torino e piano piano sta prendendo piede anche in altre città: da Roma a Salerno fino ad arrivare a Palermo. “Sono partita dai piccoli artigiani, ma ci sono anche atelier e sartorie” racconta Stefania che, oltre a certificare i capi, offrono la possibilità di richiedere la personalizzazione dei capi non vegan con il tessuto più adatto.
Oltre a facilitare la vita di chi sceglie lo stile di vita vegano, l'iniziativa tenta di fare anche un po' di chiarezza: “c'è ancora molta confusione. Si pensa che per essere veg un capo debba essere di qualche tessuto particolare ma non è così".
Vestire veg, dunque, si può e a tutti i prezzi: “Vestire etico purtroppo costa ma è facile trovare capi adatti ai vegani anche nei grandi rivenditori di abbigliamento o al mercato". E per chi proprio non ha un buon rapporto con la moda basta ricorrere ai consigli dell'esperta. Ma chi si rivolge alla vegan fashion blogger? “La fascia di età va dai 25 anni in su e a chiedermi consigli non solo le donne ma anche uomini”, con buona pace dello shopping.