Ecologia

Il decalogo anti-spreco per un Natale sostenibile

Il Consorzio Italiano Compostatori fornisce dieci regole per una raccolta differenziata dell'organico di qualità, virtuosa e senza sprechi, a partire da ciò che si mette nel carrello della spesa.

Roma, 17 dic. - (AdnKronos) - Con le feste, tra Natale e Capodanno, aumentano le vendite di generi alimentari ma anche la produzione dei rifiuti, compresi quelli organici. Una parte di questo scarto è però rappresentato da cibi e prodotti ancora commestibili: si stima che nel mondo, ogni anno, si sprechino circa 1,3 miliardi di tonnellate di alimenti. Nella sola Europa sono circa 90 milioni, pari a circa 180 kg pro capite ogni anno. Per questo, il Consorzio Italiano Compostatori presenta un decalogo per una raccolta differenziata dell'organico di qualità, virtuosa e senza sprechi: dieci consigli utili partendo da ciò che si mette nel carrello della spesa.

Prevenire è meglio che riciclare. Durante la spesa per il pranzo di Natale o la Cena di Capodanno è bene calcolare il quantitativo di cibi di cui si ha effettivamente bisogno e controllare le indicazioni di conservazione e le date di scadenza. La dicitura "consumare preferibilmente entro” significa che dopo quella data l'alimento è ancora commestibile, in alcuni casi anche per mesi, e mangiandolo non si rischia alcun mal di pancia.

Donare può essere un gesto concreto. In Italia si sono diffuse iniziative di recupero e ridistribuzione di prodotti alimentari dal settore della distribuzione e ristorazione, in cooperazione con strutture non-profit o servizi sociali a cui destinare alimenti ancora confezionati, o se potete sostenerle economicamente o anche una parte dei pasti cotti.

Raccolta differenziata dello scarto alimentare, ma in maniera corretta. Per trasformare gli avanzi in biogas e in compost è necessario separare i rifiuti in maniera pulita. Non vanno quindi raccolti con l’umido oggetti in vetro, metallo, plastica, lattine. Cosa mettere nel cestello dell'organico? Tutti gli scarti di preparazione dei cibi, sia vegetali che animali, basta far raffreddare i cibi cotti fino a temperatura ambiente, per evitare che sciolgano i sacchetti compostabili.

Utilizzate il sacchetto giusto. La plastica è “indigesta” anche ai microorganismi che trasformano gli scarti alimentari in compost, pertanto è necessario che per i secchielli sottolavello vengano utilizzati solamente sacchetti in carta o bioplastica certificata ai sensi della Norma En 13432. Per chi non vuole lavare le stoviglie, ne esistono in commercio stoviglie in materiale compostabile certificato che possono essere trasformate in compost, in impianti industriali, senza costituire rifiuti da smaltire.

Attenzione al calendario di raccolta. Natale è un momento di festa e di ferie anche per gli operatori che raccolgono e avviano a recupero i rifiuti. Meglio consultare bene il calendario.

L’albero di Natale. Un albero ceduo (senza radici) può essere avviato a recupero con la raccolta differenziata dello scarto verde del Comune, informandosi sulle corrette modalità di raccolta e verificando se è possibile conferirlo direttamente presso il Centro di Raccolta del Comune.

Potrà essere avviato a recupero in un impianto di compostaggio, restituendo energia alla terra sotto forma di compost, un concime organico.

Il Compost. Trasformare gli scarti organici in compost è uno dei modi per contribuire in modo significativo all'uso sostenibile delle risorse. Dal compostaggio nasce un fertilizzante naturale che restituisce sostanza organica alla terra. Per saperne di più sul compostaggio e sulle possibilità di utilizzo: www.compost.it.

I marchi di certificazione del Cic, il Consorzio Italiano Compostatori, sono due: uno per il compost e l'altro per i manufatti compostabili. Utilizzare il compost a marchio Cic e usare manufatti compostabili certificati Compostabile Cic significa avere in mano prodotti di qualità, per un'impronta ecologica più leggera e sicura.

17 dicembre 2014 ADNKronos
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