«L’impatto dell’uomo sul sistema climatico è chiaro e le recenti emissioni di gas serra generate dalle attività umane sono le più alte della storia». È la frase che sintetizza i lavori del meeting dell’Intergovernamental Panel on Climate Change che si è chiuso domenica scorsa a Copenaghen (ne abbiamo scritto qui).
Se state pensando che, in fondo in fondo, non c’è niente di nuovo avete perfettamente ragione: quest'ultimo rapporto delle Nazioni Unite non è altro che il riassunto di altri tre corposi studi sul cambiamento climatico pubblicati negli ultimi 13 mesi.
Il primo si occupa della fisica del surriscaldamento globale, il secondo analizza gli impatti sull’ecosistema, sulle scorte alimentari e su come l’uomo vi si adatta, il terzo propone, infine, alcune possibili soluzioni.
Dati alla mano. Il report non lascia spazio a fraintendimenti: «[Nel corso dell’ultimo secolo] l’atmosfera e gli oceani si sono riscaldati, la quantità di ghiaccio e neve si è ridotta e il livello dei mari è aumentato».
Secondo gli esperti non tutto sarebbe però perduto:«Esistono infatti azioni da intraprendere nel covrso dei prossimi decenni che possono contribuire a contenere l’innalzamento delle temperature entro i 2°C» si legge nel documento. Perché proprio 2 gradi? Perché secondo i climatologi sarebbe il limite superiore di un aumento delle temperature ritenuto “sicuro” e che i governi si sarebbero impegnati a non oltrepassare.
I dati su cui si focalizzano gli scienziati dell’IPCC nelle loro conclusioni possono essere sintetizzati in 6 grafici.
1. L'aumento della temperatura. Il primo mostra il cambiamento nelle temperature del pianeta nel periodo 1901-2012 ed è stato ottenuto su base statistica a partire dalle osservazioni empiriche condotte nel corso degli anni.
2. L'aumento medio. Lo stesso dato può essere guardato da un altro punto di vista: nel grafico qui sotto viene presentato l’andamento delle temperature rispetto alla media della fine del XX secolo: nella parte alta del grafico sono rappresentati i dati puntuali per ogni anno, nella parte bassa quelli relativi a ogni decennio.
3. Come cambierà il clima da oggi al 2100. Ed ecco come si evolverà la situazione secondo gli esperti nei prossimi 85 anni: il grafico di sinistra mostra lo scenario più ottimistico, secondo il quale le emissioni di gas serra verranno pesantemente limitate. Nononstante gli sforzi, le temperature sono destinate a salire ancora di 0,7 °C. A destra lo scenario più catastrofico, ossia un aumento costante, ai ritmi attuali, delle emissioni di CO2 e altri inquinanti. Come si può vedere, in queste condizioni, le temperature potrebbero aumentare anche di 10 °C.
4. L'aumento del livello dei mari. Ed ecco come l’aumento delle temperature e lo scioglimento dei ghiacci hanno influenzato l’innalzamento delle acque negli ultimi 100 anni. Secondo quanto si legge nel rapporto, «la velocità di innalzamento del livello dei mari registrata negli ultimi 100 anni è maggiore rispetto a quella degli ultimi 2000».
5. La diminuzione dei ghiacci. Nello stesso periodo, come si vede dai dati qui sotto, l’estensione dei ghiacci artici è passata da 10 a poco meno di 6 milioni di km2.
6. Quanto abbiamo inquinato. Ed ecco perchè si è verificato tutto questo: inquiniamo sempre di più. Negli ultimi 10 anni le emissioni di gas serra sono cresciute a una velocità doppia rispetto a quella registrata negli ultimi 30 anni. E va sempre peggio.
Verso Parigi. Il prossimo appuntamento per gli esperti del clima è fissato a Parigi per dicembre 2015, quando scienziati e rappresentati dei governi saranno chiamati a definire un nuovo accordo sulle politiche di contrasto da realizzare entro il 2030.