Roma, 3 giu. - (AdnKronos) - Polmoni verdi, ma anche giacimenti. I boschi, di cui l'Italia è ricoperta per un terzo, sono vere e proprie riserve di “petrolio verde,” una risorsa energetica per l'intero Paese e in particolare per i comuni montani che proprio grazie al bosco possono produrre energia termica ed elettrica sfruttando la biomassa legnosa. Sfruttamento eccessivo? No, basta mettere in campo la giusta manutenzione per fa rifiorire un'economia basata sull'uso sostenibile del nostro patrimonio boschivo. (Video)
E' la posizione della Fiper, la Federazione italiana produttori di energia da fonti rinnovabili. “Noi riteniamo che il teleriscaldamento alimentato a biomassa legnosa possa dare un significativo contributo in termini di energia prodotta, ma anche di filiera, dalla manutenzione dei boschi alla cura del territorio alla creazione di posti di lavoro”, spiega all'Adnkronos Walter Righini, presidente della Fiper che, ad oggi rappresenta 90 Comuni (dai 2mila ai 10mila abitanti) teleriscaldati a biomassa vergine.
“Nel 2011 abbiamo riscontrato che in Italia esistono 800 Comuni in zone ai limiti del bosco o all'interno di esso non ancora alimentati da gas metano e che pertanto potrebbero usare questa biomassa per produrre calore ed energia – aggiunge Righini - Significherebbe realizzare 400 centrali di teleriscaldamento il che comporterebbe un ritorno economico, solo per la biomassa da fornire a queste centrali, di 10 miliardi circa nei prossimi 20 anni”.
Risparmio economico anche per il singolo cittadino che, nelle zone di montagna dove non è arrivato il metano, per il riscaldamento utilizza frequentemente le caldaie a gasolio. “Utilizzando la biomassa al posto del gasolio - spiega Righini - si ha mediamente un risparmio che va dal 5 al 20%”.
Bene anche per l'ambiente perché tutte le emissioni dei camini a gasolio verrebbero eliminate, grazie al camino unico della centrale, monitorata costantemente e dotata e di filtri appositi per abbattere le emissioni. Senza contare che le operazioni di cura e manutenzione del verde necessarie per rifornirsi di biomassa senza danneggiare il bosco, garantirebbero, oltre alla produzione energetica, la cura del territorio. “Tutte le estati abbiamo boschi che bruciano soprattutto perché non sono curati: un bosco verde più difficilmente prende fuoco di un bosco pieno di legname secco”, sottolinea Righini.
Al tema la Fiper ha dedicato il libro “Biomasse legnose: petrolio verde per il teleriscaldamento italiano” che si può richiedere gratuitamente (spese di spedizione a parte) attraverso il sito della Fiper (www.fiper.it). Un viaggio dagli Appennini alle Ande sul potenziale del legname e sui suoi protagonisti: imprenditori, pubbliche amministrazioni, politici, professionisti.
Alla scoperta della filiera bosco-legno-energia e delle diverse modalità di impiego delle biomasse legnose ai vari fini energetici.