Le moto e gli scooter elettrici non si sono ancora diffusi in Italia ma hanno tutte le carte in regola per farlo. Usarli costa pochissimo, non inquinano e non soffrono il blocco del traffico. Manca ancora la rete di ricarica, ma non è detto che sia un grosso problema...
“Sai che divertimento girare in città quando c'è il blocco del traffico?”
Anno elettrizzante - Il 2012 ormai alle porte sarà l’anno dello scooter elettrico. Ne è convinto Etropolis, costruttore tedesco di motocicli a batteria con sede italiana nel trevigiano, che quest’anno ha venduto nel nostro paese 125 veicoli a due ruote elettrici. Pochi? In assoluto sì, ma in prospettiva no: l’azienda mira a 1.000 motorini elettrici venduti nel corso del prossimo anno.
Moda sostenibile - Il trend, infatti, è in crescita e, contemporaneamente, inizia a diffondersi la cultura della mobilità sostenibile. Anche perché, con i prezzi della benzina alle stelle, è sempre più conveniente scegliere un veicolo elettrico, a due o quattro ruote. Con una Ford Focus elettrica, per esempio, si percorre l’equivalente di 40 Km con un litro mentre con una bici elettrica si fanno 10 Km in città con 39 centesimi di euro. L’amore degli italiani per moto e motorini è noto da tempo, quello per il risparmio pure. Abbinare le due cose acquistare uno scooter elettrico potrebbe risultare una delle misure anti-crisi più efficaci del 2012.
No limits - Un’altra caratteristica utile dei mezzi elettrici è quella di non essere soggetti al blocco del traffico deciso dai sindaci per limitare lo smog. Auto, moto e scooter a batteria non emettono neanche un milligrammo di sostanze inquinanti o di CO2 quando viaggiano per le strade cittadine. Non mancano, però, le resistenze alla diffusione delle moto e degli scooter “senza motore”. La prima è il loro prezzo: costano molto di più cari dei normali motorini a benzina. Anche se si risparmia moltissimo sui consumi e, per i primi anni, non si paga il bollo.
Pieno di energia - Il problema vero però, costi a parte, è che in Italia manca quasi del tutto una rete di colonnine elettriche di ricarica per questi mezzi ecologici. Anche in questo caso, però, è un problema solo a metà: se per le auto che devono andare fuori città non è sempre possibile fare l’intero tragitto (andata e ritorno) con una sola carica di batterie, per moto e scooter che girano quasi esclusivamente nel traffico cittadino, facendo pochi chilometri al giorno, una ricarica notturna dalla presa del garage di solito basta e avanza per non restare a piedi.
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