Che cosa avviene al combustibile nucleare esausto? È da buttare? Si può riciclare? E come?
Di che fine fanno i rifiuti nucleari se ne discute da 50 anni, ma la questione sta diventando di attualità anche nel nostro Paese che - è vetro - ha rinunciato all'energia nucleare nel 1987, ma che ancora oggi deve gestire le scorie provenienti dalle centrali ormai spente.
Su come l'Italia vuole gestire questo delicato aspetto è dedicato un articolo sul numero 273 di Focus, in edicola dal 19 giugno 2015. In Italia, infatti, ci sono 24 siti che ospitano materiali radioattivi, dal combustibile esausto alle tute degli operai entrate in contatto con sostanze contaminanti, dai rifiuti dei laboratori di medicina nucleare agli strumenti che verificano le saldature di precisione (sono radioativi). L’idea è di riunirli in una sola struttura più facile da gestire.
In questa pagina, invece, vi raccontiamo come vengono poi trattati i rifiuti nucleari: come e quanto vengono riciclati e che fine potrebbero fare quelli che non possono essere recuperati e che sono molto pericolosi.
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