Non sono solo gli oceani a soffrire per l’inquinamento da materie plastiche: ora anche i laghi sembrano esserne colpiti. È la preoccupante scoperta di un team di ricercatori svizzeri che ha rilevato un'elevata concentrazione di microplastiche nel lago di Ginevra, lo specchio d’acqua più grande di tutta l’Europa occidentale.
Anche la Svizzera inquina. Fino ad oggi questo inquinante, costituito da piccolissime particelle di plastica pericolose per i pesci e per gli uccelli, era stato trovato solo nei mari e non sono ancora ben chiare le consguenze che può avere su un ecosistema di acqua dolce.
La scoperta è stata fatta dai ricercatori dell'École Polytechnique Fédérale di Losanna ed è stata pubblicata sull’ultimo numero di Archives des Science.
«Trovare una così alta concentrazione di microplastiche in un paese come la Svizzera, con una così sviluppata sensibilità ambientale, ci ha sorpreso molto», ha dichiarato Florian Faure, responsabile dello studio. Faure e i suoi colleghi hanno scandagliato le acque e le spiagge del lago svizzero monitorando la concentrazione dei pezzi di plastica con diametro massimo di 5 mm. Lo studio è stato condotto lungo le coste svizzere e quelle francesi del lago e, visti gli sforzi di entrambe le nazioni per la tutela dell'ambiente, può essere considerato rappresentativo della situazione delle acque dolce in tutto il Vecchio Continente.
Lago tossico. Ma c'è di più, secondo i ricercatori l'inquinamento da microplastiche delle acque interne sarebbe la prima causa dell'inquinamento da microplastiche dei mari.
Queste particelle sintetiche sono molto pericolose per la flora e la fauna acquatica da un punto di vista chimico, ma anche “meccanico” - possono infatti causare la morte per soffocamento di pesci, uccelli e piccoli mammiferi - perché la plastica contiene molti additivi cancerogeni come il bisfenolo A e gli ftalati.
Da dove viene la plastica trovata nel lago elvetico? Si tratta soprattutto di polistirolo, pezzi di lenza da pesca e membrane plastiche. «La composizione dei campioni lacustri e il loro livello di tossicità sono del tutto analoghi a quelli recuperati nel bacino Mediterraneo», afferma Faure.
Nei prossimi mesi i ricercatori, sotto l'egida dell'Ufficio Federale Svizzero per l'Ambiente, estenderanno lo studio ad altri laghi e fiumi del Paese alla ricerca di una conferma o di una smentita alle loro conclusioni.
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