E’ l’Università di Pavia a fare da sfondo alla nuova tappa di Panorama d’Italia, la live&experience di Panorama giunta quest’anno alla quarta edizione.
Nel primo dei Grandi Incontri di Focus si è parlato di ambiente e cambiamenti climatici. Guidati dal direttore Jacopo Loredan, gli esperti Andrea Boraschi (Responsabile Campagna Clima e Energia di Greenpeace ), Chiara Boschi (ricercatrice dell'Istituto di Geoscienze e Georisorse CNR-Pisa), Guido Guidi (tenente colonnello dell’Aeronautica Militare), e Giancarlo Morandi (Presidente del Cobat Consorzio Nazionale Raccolta e Riciclo) si sono confrontati sul ruolo dell’uomo nei cambiamenti climatici e su quali interventi sono oggi possibili per mitigarne le conseguenze.
Sempre più caldo. Chiara Boschi ha mostrato al pubblico un’animazione che evidenzia l’evoluzione dell’aumento delle temperature dal 1850 ad oggi e ha spiegato come i modelli climatici permettano di concludere che questa impennata sia legata alle attività umane (min 14’40 del video qui sopra).
Principale responsabile dell’aumento delle temperature è la CO2 che viene immessa nell’atmosfera (min 18’00”): secondo i ricercatori, se non si farà qualcosa per invertire questo trend, entro il 2100 il pianeta sarà in media più caldo di 5°C (min 20’00”). Un aumento solo apparentemente contenuto, ma sufficiente per mettere a rischio le coste e causare l’estinzione di numerose specie marine.
Dove metto la CO2? Tra gli interventi che oggi si stanno sperimentando per contenere l’emissione di CO2 derivante dalle attività industriali c’è il sequestro geologico (min 23’19”): il gas viene cioè catturato alla fonte, per esempio dalle ciminiere, immagazzinato in speciali contenitori e poi iniettato all’interno di pozzi o particolari strutture geologiche in grado di intrappolarlo definitivamente.
Le attività di stoccaggio geologico della CO2 attive oggi nel mondo permettono di sequestrare circa 40 milioni di tonnellate di CO2 l’anno (min 29’00”).
Guerra al fossile. Andrea Boraschi ha spiegato come ¾ delle emissioni totali di CO2 derivino dal sistema energia e come il superamento dei combustibili fossili sia uno degli obiettivi prioritari di Greenpeace (min 34’00”).
La buona notizia è che finalmente qualcosa sta cambiando (min 39’00”): dal 2012 la maggior parte dei nuovi impianti per la produzione si affida alle rinnovabili e anche paesi storicamente inquinanti come la Cina (min 40’00”) si stanno orientando verso fonti pulite.
I vantaggi del rinnovabile. La tecnologia oggi rende infatti le energie rinnovabili più convenienti: meno inquinamento significa infatti meno persone ammalate, meno danni ambientali e meno costi per i governi.
Progettare per il riciclo. Giancarlo Morandi ha sottolineato come l’approccio alle rinnovabili debba però essere a 360° (min 45’50”): le auto elettriche per esempio, utilizzano batterie al litio che oggi non possono essere ancora riciclate (min 51’00”).
Il COBAT (min 53’00”) sta però collaborando con ENEL per dare una seconda possibilità a questi accumulatori e contribuire così anche alla riduzione dei costi delle e-car.
Clima complesso. Il col. Guidi ha infine spiegato come sia difficile identificare gli effetti delle singole cause sul clima locale (1h03’00”): il clima è infatti condizionato da una serie di concause che non possono essere isolate una dall’altra.
Sicilia elettrica. L’intervento è stato chiuso da Tommaso Dragotto (1h27’22”), Presidente di Sicily by Car, una delle più importanti realtà di autonoleggio italiane e la più importante della Sicilia.
L’azienda ha da poco lanciato un programma di mobilità sostenibile arricchendo la propria flotta con numerose vetture elettriche a lunga percorrenza, mezzi ideali per esplorare la Sicilia rispettando al contempo l’ambiente.
Grazie a un accordo con ENEL, Sicily by car sta installando su tutto il territorio regionale oltre 1000 colonnine di ricarica che assicureranno agli e-turisti di non restare mai a secco di corrente.