La Terra, il suo rapporto conflittuale con l’uomo e le sue attività hanno aperto la seconda tappa dei grandi eventi di Focus 2017, anche quest’anno ospitati all'interno di Panorama d’Italia, la live&media experience di Panorama giunta alla quarta edizione.
L’incontro è stato moderato dal direttore di Focus Jacopo Loredan e ha avuto per protagonisti Susanna Corti (primo Ricercatore al CNR, Istituto ISAC sede di Bologna), Guido Guidi (tenente colonnello dell’Aeronautica Militare), Luca Iacoboni (responsabile della campagna clima di Greenpeace Italia), Michele Zilla (direttore generale del COBAT - Consorzio Nazionale Raccolta e Riciclo).
L’evento si è tenuto nella cornice del Salone Banca di Bologna, a Palazzo Dè Toschi, ed è stato trasmesso in diretta anche su Facebook.
Gas serra: senza non si può. Susanna Corti ha spiegato l’importanza dei gas serra (min 11 del video qui sopra) e di come, senza di essi, non ci sarebbe possibilità di vita sul nostro pianeta perchè la temperatura media sarebbe di -18°C. E' quando la loro concentrazione aumenta troppo che iniziano i problemi.
La scienziata ha spiegato come il vero problema non siano i cambiamenti climatici (min 14’45”), che nella storia della Terra ci sono sempre stati, ma la loro velocità, che a partire dall’epoca industriale è aumentata in maniera considerevole.
Dati alla mano ha mostrato come l’aumento di CO2 iniziato nell’età industriale e l’aumento delle temperature siano correlati e come questa crescita sia diventata sempre più veloce a partire dagli anni ‘60 del secolo scorso (min 20’40”).
Il futuro del clima. Si è poi discusso di futuro del clima e di come si mette a punto un modello climatico (min 25’30”): purtroppo le previsioni per la fine del XXI secolo non sono particolarmente rosee, soprattutto se non ci saranno interventi politici forti finalizzati a ridurre le emissioni di CO2 (min 29’30”).
Di politica e cambiamenti climatici ha parlato anche Luca Iacoboni, che ha illustrato la posizione e le attività di Greenpeace su questi temi (min 37’50”).
Iacoboni ha messo l’accento sulla dicotomia tra gli impegni per la riduzione delle emissioni di CO2 prese dai paesi che hanno partecipato alla COP21 e gli accordi commerciali stipulati dopo la conferenza dagli stessi paesi (min 40’30”).
Energia sostenibile. La buona notizia è che un’alternativa c’è: sono le energie rinnovabili (min 46’). I progressi tecnologici le stanno rendendo sempre più interessanti e competitive anche come business sia per le aziende sia per i privati (min 49’00”).
Michele Zilla ha spiegato al pubblico in sala e online il lavoro svolto dal COBAT (1h 00’00”) e l’importanza del recupero dei prodotti tecnologici a fine vita.
Molto spesso la progettazione dei nuovi prodotti non tiene conto degli impatti che questi avranno sull’ambiente alla fine del loro periodo di utilità (1h 07’00”): il COBAT lavora ogni giorno, con l’appoggio delle istituzioni, per trovare il modo di dare nuova vita a questi oggetti.
Dove butto il litio? Uno dei problemi più seri che ci troveremo ad affrontare nei prossimi anni riguarda le batterie al litio delle auto ibride ed elettriche: che cosa farne quando non saranno più utilizzabili sui veicoli? (1h17’50”).
Ha chiuso l’evento il colonnello Guido Guidi che ha spiegato le macro cause che hanno portato alle grandi anomalie climatiche degli ultimi anni (1h 25’00”).
L’esperto ha concluso spiegando come gli scienziati siano al lavoro già da qualche anno per mettere a punto modelli climatici sempre più precisi ma soprattutto in grado di prevedere le tendenze del clima nel medio lungo periodo. (1h 37’30”)
E ha spiegato perché le previsioni del tempo oltre i 3-5 giorni sono scarsamente affidabili.
Perché le raccolte di materiali elettronici e pile sono importanti? L'intervista a Michele ZIlla (COBAT)