di Peppe Croce
Una ricerca svedese su 45 mila donne ha rivelato che le donne affette da toxoplasmosi, malattia trasmessa dai gatti, hanno una tendenza al suicidio superiore al normale.
"Gli studiosi frenano: è ancora presto per confermarlo"
Gatti, suicidi e protozooi -
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toxoplasma gondii
Lo studio svedese - La ricerca in questione è stata condotta in Svezia su 45 mila donne che hanno partorito tra il 1992 e il 1995. Di queste donne, grazie alla diagnosi prenatale, si sa esattamente quante erano affette da toxoplasmosi. I medici, analizzando la loro storia, hanno scoperto che quelle affette dalla malattia avevano molto spesso - mediamente con una incidenza 1,5 volte superiore al normale - problemi di salute mentale. Nei casi peggiori le donne affette da toxoplasmosi hanno tentato il suicidio.
Tutta colpa del gatto? - Da qui a mettere in croce i gatti, però, ce ne passa parecchio. Innanzittutto perché gli stessi ricercatori svedesi ammettono che hanno ancora in mano dati troppo deboli per fare qualunque tipo di correlazione scientifica seria. Sono, insomma, appena all'inizio. Poi perché non è detto che la toxoplasmosi si prenda solo stando a contatto con i gatti. Il Toxoplasma gondii, infatti, usa il gatto come animale ospite, all'interno del quale svilupparsi e riprodursi. Si contrae la malattia da un gatto infetto solo se si entra in contatto con le feci dell'animale. Ci sono molti casi di toxoplasmosi, invece, causati dall'ingestione di carne poco cotta, specialmente di agnello, salumi e insaccati, verdure contaminate e mangiate crude senza un accurato lavaggio. Con tutti questi possibili metodi di infezione, è veramente tutta colpa del gatto? (sp)