Roma, 19 nov. (AdnKronos) - I cambiamenti climatici minacciano di invertire i progressi fatti nella lotta alla fame mettendo a rischio la sicurezza alimentare e colpendo le persone più povere che maggiormente dipendono dalle risorse naturali. A lanciare l'allarme, in occasione del Science Symposium on Climate, è Maria Helena Semedo, vice direttore generale della Fao per le risorse naturali.
"Recenti studi della Fao ci dicono che il 25% di tutti i danni causati dai rischi ambientali colpiscono il settore agricolo, la pesca, i boschi, gli allevamenti - spiega Semedo - l'agricoltura deve avere un ruolo di primo piano nella lotta ai cambiamenti climatici e questo sarà il messaggio che porteremo alla Cop21".
"La Fao è in prima linea per sostenere i Paesi a integrare politiche alimentari e climatiche", aggiunge, citando poi Papa Francesco: "Dio perdona sempre, l'uomo a volte. Ma madre natura non perdona mai".