Ecologia

I batteri mutati che mangiano il petrolio

Una soluzione innovativa per ripulire il suolo e il mare dalle fuoriuscite di petrolio: insegnare ai batteri locali a digerirlo.

Se i disastri ambientali fossero libri, gli sversamenti di petrolio sarebbero I promessi sposi: un grande classico per tutte le stagioni, che dopo anni e anni ha ancora tanto da insegnarci. Katherine French della University of California, Berkeley, è un'appassionata del genere: secondo lei, «al momento non ci sono metodi efficaci per ripulire il suolo e il mare dal petrolio». Al momento, appunto: in uno studio pubblicato su bioRxiv, French e i suoi colleghi raccontano i risultati di un esperimento che hanno condotto su un gruppo di batteri per insegnare loro come si fa a digerire il petrolio.

Extra DNA. L'idea di French è la seguente: ci sono molti batteri che producono enzimi in grado di digerire gli idrocarburi e spezzarli nelle loro componenti elementari, di fatto "disattivandoli"; il problema è che raramente questi batteri si trovano nelle zone dove sono avvenute fuoriuscite. Una soluzione potrebbe essere importare i batteri "validi": il rischio, però, è che non riescano ad adattarsi al nuovo ambiente e muoiano prima di poter fare del bene. French ha così deciso di sfruttare i plasmidi, pezzi extra di DNA che tutti i batteri possiedono e che vengono attivati per svolgere compiti precisi. Il team di Berkeley ha creato dei plasmidi contenenti i geni per la produzione di cinque diversi enzimi in grado di distruggere gli idrocarburi, e li ha inseriti in un ceppo di Escherichia coli.

Tutti morti? I batteri addizionati sono stati poi liberati in un campione di suolo intriso di petrolio, e... sono morti nel giro di cinque giorni. Non senza aver prima trasmesso i plasmidi anti-petrolio ad altre specie di batteri locali, che hanno cominciato a digerire gli idrocarburi e ne hanno dimezzato la quantità presente nel suolo nel giro di due mesi. Il metodo, dunque, sembra funzionare, ma lo studio di French è ancora in fase di peer review, e ha già fatto alzare qualche sopracciglio - qualche collega ha fatto notare che liberare batteri geneticamente modificati in natura potrebbe non essere una buona idea, nonostante tutto il bene che potrebbero fare.

6 febbraio 2020 Gabriele Ferrari
Ora in Edicola
Scopri il mondo Focus. Ogni mese in edicola potrai scegliere la rivista che più di appassiona. Focus il magazine di divulgazione scientifica più letto in Italia, Focus Storia per conoscere la storia in modo nuovo ed avvincente e Focus Domande & Risposte per chi ama l'intrattenimento curioso e intelligente.

Immergiti nella storia affascinante della Grande Mela! In questo numero di Focus Storia facciamo un viaggio nel tempo alla scoperta di New York, dalla sua fondazione ai ruggenti anni Venti.

Scopri come un toscano scoprì Manhattan, come i tycoon costruirono imperi economici e come la città si trasformò in una megalopoli verticale. Segui le orme delle potenti first lady, esplora i quartieri malfamati e i teatri di Broadway, e rivivi le emozioni degli stadi e dei palazzetti che hanno fatto la storia dello sport.

ABBONATI A 29,90€

In questo numero di Focus, esploriamo un affascinante mix di scienza, natura e vita quotidiana.

Dedichiamo un ampio speciale al mondo degli animali domestici. Scopriremo come costruire un rapporto solido con i nostri amici a quattro zampe, come prendersene cura al meglio e come interpretare i loro comportamenti. Un dossier ricco di consigli pratici e curiosità per tutti i proprietari di cani e gatti.

Con l'articolo "Così vivremo sotto il mare" ci immergiamo nelle profondità marine per studiare gli habitat degli abissi, mentre l'articolo "La scuola degli astronauti" ci racconta come ci si prepara per esplorare le profondità del cosmo, per svelare i misteri dell'universo.

ABBONATI A 31,90€
Follow us