Roma, 25 lug. (AdnKronos) - "Il futuro dell'Europa, e in particolare dei Paesi Mediterranei, è nel sole e nel vento, non nel petrolio". E' il messaggio che Greenpeace intende lanciare con la mobilitazione di oggi, in decine di località in Italia, Croazia, Grecia e Spagna, organizzata per chiedere che il Mediterraneo diventi il paradiso delle rinnovabili.
In Italia, i volontari di Greenpeace sono scesi in strada in 21 città per promuovere la campagna 'Solarnia, Solar Paradise' e sollecitare una rapida transizione verso un futuro 100% rinnovabile. Coinvolti nella mobilitazione anche decine di turisti italiani e stranieri che, chiamati a scegliere la meta ideale delle loro vacanze, hanno indicato Solarnia, l'isola 100% rinnovabile che potrebbe diventare realtà.
"Ciononostante - sottolinea Greenpeace in una nota - nel nostro Paese ci sono una ventina di piccole isole, veri gioielli del turismo nazionale come Favignana, Giglio, Tremiti, Ventotene, che producono la quasi totalità della propria energia con vecchi generatori diesel: un sistema inquinante e inefficiente che costa agli italiani decine di milioni di euro all'anno. La rivoluzione energetica potrebbe partire proprio da qui, trasformando Solarnia in realtà anche nel Belpaese".
Come già accade, infatti, sull'isola di El Hierro, alle Canarie, che ha raggiunto l'obiettivo 100% rinnovabili. O come accadrà nei prossimi anni alle Hawaii, che si sono impegnate a produrre tutta l'energia elettrica di cui hanno bisogno con fonti pulite.
"Italia, Spagna, Croazia e Grecia non hanno in comune solamente corruzione, recessione e disoccupazione, come vuole la vulgata, ma anche le soluzioni al problema energetico: il sole e il vento. È paradossale che questi Paesi, considerati dei paradisi turistici grazie alle loro 'qualità ambientali', ignorino le potenzialità energetiche dell'eolico e del solare continuando ad affidarsi a fonti fossili inquinanti e costose", sottolinea Luca Iacoboni, responsabile campagna Energia e clima di Greenpeace Italia.
Mobilitazioni dei volontari di Greenpeace si sono svolte anche in Croazia, dove sono stati proiettati alcuni messaggi a favore delle rinnovabili sulle mura di Dubrovnik, e in Spagna, dove è stata costruita una gigantesca scultura di sabbia raffigurante persone che innalzano una pala eolica.
In Italia oltre 24mila persone hanno già firmato la petizione 'Solarnia, Solar Paradise' di Greenpeace.