Roma, 20 mag. - (AdnKronos) - Il Grab, il Grande Raccordo Anulare delle Bici per Roma, un anello ciclopedonale di 44,2 km che si sviluppa completamente all’interno della città, piace agli inglesi. Tanto che l'ambasciata britannica prende carta e penna, si fa per dire, per mettere nero su bianco la propria ammirazione per il progetto.
"Abbiamo appreso con curiosità e interesse la notizia, ripresa da diverse testate giornalistiche nei giorni scorsi, del progetto per la realizzazione del Grab, Grande Raccordo Anulare per le biciclette a Roma - si legge nella lettera che porta la firma di Pierluigi Puglia, portavoce dell'Ambasciata Britannica - Riteniamo la mobilità urbana un sistema da sviluppare in maniera organica e integrata tra i diversi mezzi di trasporto, all’interno del quale la bicicletta potrà svolgere un ruolo crescente, nel rispetto dell’ambiente e con al centro la sicurezza dei ciclisti".
"In questo senso, la proposta del Grab, che sappiamo essere pienamente sostenuta dal Sindaco Marino e dal Ministro dei Trasporti, è una prospettiva allettante per tutti gli appassionati ciclisti della Capitale, romani e non solo, e rappresenta un modo intelligente di mettere in rete numerosi percorsi e itinerari ciclo-pedonali già esistenti. Rivolgiamo un augurio per il buon esito del progetto, nell’auspicio che il Grab faccia da apripista ad ulteriori piani di sviluppo per la ciclabilità, a Roma e in Italia".
Il progetto, presentato da VeloLove in collaborazione con Rete Mobilità Nuova, Legambiente, Touring Club Italiano e Parco Regionale dell'Appia Antica, aveva già incassato il beneplacito di Graziano Delrio e di Ignazio Marino (Video) .
Si tratta di un corridoio verde che collega l’Appia Antica al Maxxi di Zaha Hadid, le street art del Quadraro e di Torpignattara a Colosseo, Circo Massimo, Caracalla, San Pietro alla Gnam, ma anche i parchi della Caffarella e degli Acquedotti, Villa Ada, Villa Borghese, Villa Gordiani, i percorsi fluviali di Tevere, Aniene e Almone incrociando in più punti diverse stazioni ferroviarie, le linee A e B della metropolitana e anche la futura linea C.
Complessivamente, un po' più dell’80% del Grab allo stato attuale è già pronto e pedalabile in sicurezza. Il tracciato è il frutto del lavoro di volontari che per mesi hanno perlustrato il territorio strada per strada.