Dopo aver coperto con le sue immagini ad alta risoluzione il 98% delle aree popolate della Terra, Google Earth si è espanso in un'altra dimensione: quella temporale. Nel 2021, in occasione della Giornata della Terra, il servizio ha introdotto la funzionalità Google Earth Timelapse che permette di guardare come è mutato il pianeta negli ultimi decennii. In questo arco di tempo relativamente breve, la Terra ha cambiato faccia per mano dell'uomo, sia direttamente, per esempio attraverso lo sviluppo urbano, sia indirettamente, per effetto dei cambiamenti climatici.
Archivio satellitare. Google Earth Timelapse ha messo insieme 24 milioni di foto satellitari dal 1984 ad oggi, l'equivalente di 20 petabyte di dati, o 20 milioni di gigabyte, processati in 2 milioni di ore di lavoro da migliaia di macchine del Cloud di Google, e raccolti non solo da Google Earth (che esiste da 20 anni), ma anche dai satelliti Landsat della NASA e dell'US Geological Survey (USGS) e dalla missione Sentinel-2 del programma di osservazione Copernicus dell'Agenzia Spaziale Europea. Il risultato è un singolo mosaico in 3D di 4,4 terapixel che si può esplorare dal browser, scegliendo di volta in volta su cosa concentrarsi.
foreste e ghiacciai. Si possono scegliere cinque diverse "storie tematiche" incentrate su diversi tipi di trasformazione. In "Foreste che cambiano" si nota, per esempio, la conversione della foresta amazzonica di San Julián, in Bolivia, in villaggi e aziende agricole dediti alla coltivazione di soia. In "Global warming" si osserva il rapido ritiro verso nord del ghiacciaio Columbia, sulla costa meridionale dell'Alaska, affacciato sullo stretto di Prince William.
Alla base del vulcano. Ma la Terra è in costante evoluzione anche per alcuni potenti fenomeni naturali come le eruzioni vulcaniche. Sotto il tema "Una bellezza fragile" si può ammirare la trasformazione del paesaggio in seguito all'eruzione, nel 1991, del Monte Pinatubo, nelle Filippine, il più violento evento vulcanico degli ultimi 100 anni. La nuvola piroclastica alta 32 km, che raggiunse ogni angolo del Pianeta, ingrigì le pendici verdi delle montagne circostanti. Nel timelapse si nota il deposito dei piroclasti modificare la forma delle valli, subito dopo l'eruzione; nei decenni seguenti, la vegetazione riconquista gradualmente le pendici del vulcano, che si fanno di nuovo verdi.
Sporco due volte. Sotto la voce "Energia" si vedono le cicatrici inferte nelle montagne dall'estrazione di carbone nella più grande miniera di carbone della Cina, mentre nel tema "Espansione urbana" si osserva l'estendersi dilagante delle baraccopoli intorno ai grandi centri urbani - e di contro l'esempio virtuoso di Singapore, che ha provato a compensare con aree verdi la crescente densità abitativa.
Il lago sparito. Se vi siete appassionati al genere potete inoltre navigare tra oltre 800 video in timelapse in 2D o 3D, che Google ha caricato su questa piattaforma a scopo didattico e di ricerca. Anche in questo caso, i video sono divisi per aree tematiche e aree geografiche. Nella sezione "Agricoltura" potete vedere come è cambiato il Lago d'Aral, al confine tra Uzbekistan e Kazakistan: questo bacino è quasi del tutto scomparso per l'utilizzo delle sue acque a scopi irrigui.
Se navigate tra i video della sezione "Urbanizzazione", potete assistere alla nascita delle isole artificiali davanti a Dubai:
I satelliti sono testimoni della deforestazione nella regione amazzonica di Rondônia, in Brasile:
Guardate infine gli effetti degli incendi nell'area di Lake Neale, Australia: