Google vorrebbe aiutarci a essere più green: dopo Google Flights, che, oltre a farti da agenzia viaggi, dal 6 ottobre mostra le emissioni di CO2 prodotte per ogni persona in volo, anche Google Maps contribuirà a modo suo, mostrando i percorsi meno inquinanti per spostarsi da un luogo all'altro, selezionando in automatico quelli più ecologici. «Questa iniziativa potrebbe ridurre di un milione le tonnellate di CO2 emesse annualmente: l'equivalente di 200.000 macchine in meno per strada», sottolinea Sundar Pichai, direttore generale di Google.
Google dice cosa comprare e dove. Questo è uno dei tanti cambiamenti a cui Google sta lavorando per accreditarsi come azienda verde e reclamare il suo posto nella guerra alla crisi climatica: durante l'evento "Sustainable with Google 2021" l'azienda ha illustrato le novità che vuole mettere in campo, e che non riguardano solo Google Maps per il traffico o Google Flights per i viaggi, ma anche lo shopping online degli utenti, che verrà appunto "guidato" nella selezione di Google. Secondo Pichai, Google «aiuterà le persone a fare scelte sostenibili anche al momento dell'acquisto di grandi elettrodomestici, come forni o lavatrici: l'app Google Shopping mostrerà automaticamente le opzioni più convenienti e sostenibili».
L'azienda si allarga anche in altri campi, studiando per esempio il modo per rendere più efficiente il funzionamento dei semafori: con l'aiuto dell'Intelligenza Artificiale (IA) che prevede l'andamento del traffico, è possibile impostarli in modo da non far attendere i conducenti troppo a lungo davanti al rosso - con il motore acceso. «Per ora abbiamo rilevato una riduzione del 10-20% nel consumo di carburante e nel tempo di attesa agli incroci», sottolinea Pichai: «abbiamo testato questo sistema in Israele, e a breve esporteremo il progetta pilota a Rio de Janeiro.»
Google e il consumo di energia. Alla propaganda sul versante green fa da contraltare il motore di ricerca di Google, che viene visitato circa 47.000 volte al secondo, emettendo - per l'energia consumata - complessivamente qualcosa come 500 kg di CO2 al secondo (qui il calcolo in tempo reale). Google affermava già nel 2009 che ogni singola ricerca produce 0,2 grammi di CO2 e dichiara di lavorare per ridurre il suo impatto ambientale: nel 2020 l'azienda ha dichiarato che entro il 2030 vorrebbe funzionare utilizzando esclusivamente energia che non emette CO2.