Ecologia

Goletta dei Laghi fa tappa sul Verbano, monitoraggio sui microlitter

Roma, 6 lug. (AdnKronos) - Dopo lago d’Iseo e Lario, Goletta dei laghi, la campagna di Legambiente di monitoraggio e informazione sullo stato di salute dei principali laghi italiani, fa tappa sul Verbano. Oltre alle analisi microbiologiche dell’acqua, per la prima volta in Italia viene condotto anche un monitoraggio di microplastiche, secondo un protocollo impiegato fino ad oggi solo per le acque dei mari. Vengono raccolti campioni di acqua superficiale in diversi laghi, utilizzando una particolare manta a strascico dotata di una rete a maglia ultrafine in grado di catturare le microparticelle.

L'intero progetto gode della collaborazione scientifica di Enea (l'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile) e dell'università Università Ca' Foscari di Venezia. Una novità importante che consentirà di costruire un’attenta analisi dei microlitter presenti nell’acqua e realizzare il primo studio sullo stato d’inquinamento dei laghi italiani per quanto riguarda questa tipologia di sostanze. I risultati di questo studio saranno presentati in un convegno in autunno a Roma.

Gli esperti dell’equipaggio di Goletta dei laghi prelevano dei campioni d’acqua in diversi punti considerati sensibili lungo tutte le sponde, sia per l’elevata attività antropica che per l’affluenza di scarichi nel bacino, individuati anche grazie alle segnalazioni ricevute da parte dei cittadini al servizio *SOS Goletta.

Goletta dei laghi di Legambiente, realizzata in collaborazione con Coou - Consorzio obbligatorio degli oli esausti e Novamont, è una campagna itinerante che dal 2006 interessa i maggiori laghi della Penisola, per la tutela di un patrimonio minacciato da inquinamento, illegalità, speculazioni edilizie, scarichi abusivi e tentativi di privatizzazione. Il tour si snoda attraverso 5 regioni toccando 11 laghi, alla ricerca delle principali criticità che riguardano non solo le acque, ma l’intero sistema territoriale lacuale.

In questi anni Legambiente sta portando avanti con costanza il monitoraggio dei rifiuti marini su diversi fronti: partendo da quelli galleggianti in mare, passando per i materiali spiaggiati sino all'indagine sulle microplastiche (le particelle con dimensione minore ai 5 millimetri) nei mari italiani. Ciò che emerge dai monitoraggi di Legambiente e come conferma la comunità scientifica internazionale, la plastica rappresenta tra l'80 e il 90% dei rifiuti dispersi in ambiente marino e costiero. La produzione mondiale di materie plastiche, infatti, supera 280 milioni di tonnellate annue e ci si aspetta che aumenti del 4% l'anno.

Con gli studi sta crescendo la consapevolezza che anche le acque dolci non sono immuni da questo problema e che, trasportate da corsi d'acqua e scarichi, le microplastiche sono sempre più presenti anche nei laghi: un'altra minaccia a cui sono sottoposti questi sistemi semichiusi, che potrebbero risentire maggiormente della presenza di rifiuti, ma soprattutto delle microparticelle che da questi si originano.

Mentre studi approfonditi sono stati condotti sui mari, insufficienti sono le ricerche che ci informano sulla presenza e sugli effetti negativi di questi contaminanti negli ecosistemi lacustri. È per questo che durante l'edizione 2016 della Goletta dei Laghi Legambiente ha deciso di condurre il primo monitoraggio portato avanti da un'associazione ambientalista sui principali laghi italiani.

6 luglio 2016 ADNKronos
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