Roma, 14 dic. - (AdnKronos) - L’adozione di una certificazione di gestione forestale responsabile, come quella Fsc (Forest Stewardship Council Italia), fa bene all’ambiente ma anche alle imprese: lo dimostra uno studio realizzato da Fsc Italia che ha coinvolto 13 imprese forestali italiane, in diverse regioni (dall’Umbria alla Lombardia, dal Lazio alla Toscana), di cui 10 in possesso di un valido certificato di Gestione Forestale e tre con certificato terminato.
La ricerca ha evidenziato una serie di impatti positivi: in campo ambientale, ad esempio, si conferma l’adozione di sistemi di analisi e monitoraggio delle aree dove sono presenti High Conservation Values, ovvero aree ad alto valore biologico, ecologico, sociale o culturale (18% sulla totalità degli impatti positivi riscontrati); a livello sociale, migliorano le condizioni lavorative, attraverso un’appropriata formazione professionale e la dotazione di dispositivi di sicurezza individuali (24%); in campo economico, infine, la maggiore diversificazione dell'offerta consente l’accesso a nuovi mercati (soprattutto per il legname proveniente dalle piantagioni), e l’aumento del valore patrimoniale della proprietà forestale (10%).
Molto spesso questi impatti non si traducono in un aumento dei profitti nel breve periodo; tuttavia contribuiscono a migliorare l’immagine dell’organizzazione nei diversi ambiti territoriali di riferimento.
Lo schema di certificazione Fsc si basa su una serie di Principi e Criteri, che descrivono le regole fondamentali per una gestione forestale rispettosa dal punto di vista ambientale, sociale ed economico, e che devono essere applicati in qualsiasi unità di gestione forestale prima che quest'ultima possa ricevere la certificazione Fsc. I Principi e Criteri FSC hanno carattere generale: in Italia, come in molti altri Paesi, è stato quindi creato un Gruppo di Lavoro col compito di sviluppare uno Standard Nazionale di Gestione Forestale Fsc, basato su indicatori più appropriati dal punto di vista locale.
Queste opportunità sul lato dell’offerta di prodotti certificati possono innescare un processo positivo anche per la domanda, contribuendo - da un lato - alla valorizzazione del marchio Fsc e alla gestione responsabile delle foreste italiane, e garantendo - dall'altro - adeguati livelli di reddito per i proprietari e un’offerta significativa di servizi pubblici, obiettivi ultimi della certificazione forestale.
E’ per questo motivo che i risultati di questa ricerca devono essere utilizzati come buon esempio di pratiche di gestione forestale responsabile; pratiche in cui lo schema di certificazione FSC rappresenta la garanzia di un sistema valido sia su scala nazionale che internazionale.