Roma, 30 lug. -(AdnKronos) - "La tutela della vita umana e la sicurezza della popolazione vengono sempre al primo posto. Sugli orsi ‘pericolosi’ il Tribunale ha già chiarito la possibilità per la Provincia di Trento di agire attraverso ordinanze: se però siamo in presenza di un orso che non attenta all’uomo ma solo a beni materiali io, nell’ambito dei miei poteri e delle mie prerogative, posso dire da subito che indicherò come via da seguire quella della captivazione e non autorizzerò mai l’uccisione di un orso, la cui specie va protetta ad ogni costo”.
Cosi il ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, a margine dell’incontro con il presidente della Provincia Autonoma di Trento Ugo Rossi che si è svolto nel pomeriggio a Roma sul tema della gestione dell’orso.
Nel corso del confronto è stata data notizia della firma, da parte della direzione competente del ministero dell’Ambiente, del decreto che rende esecutiva la modifica del capitolo 3 del cosiddetto 'Pacobace' e che recepisce, tenuto conto del parere favorevole dell’Ispra, i decreti e le deliberazioni già emanati sull’argomento dalle Regioni Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Veneto e dalle Province autonome di Trento e di Bolzano.
La principale novità introdotta dalla riformulazione è la nuova categoria dell’orso "dannoso", ovvero del plantigrado "che arreca ripetutamente danni materiali alle cose (predazione di bestiame domestico, distruzione di alveari o danni alle coltivazioni, o in generale danni a infrastrutture) o utilizza in modo ripetuto fonti di cibo legate alla presenza umana". Ferme restando tutte le azioni di dissuasione che dovranno essere poste in essere secondo la normativa vigente, è prevista la richiesta di autorizzazione al ministero per ogni intervento di rimozione.