Miliardi di tonnellate di metano sotto il mare. Estrarli o no?
Un'immagine della distesa della tundra siberiana, che contiene milioni di tonnellate di idrati di metano. ©Nasa. Clicca qui per ingrandire l'immagine (attenzione, l'immagine è di oltre 300 kbyte). |
Ma sfruttare questa risorsa non è facile. Se durante l'estrazione si verifica un cambiamento della temperatura o della pressione, gli idrati passano allo stato gassoso, aumentando di volume di 164 volte, con enormi problemi di trasporto e stoccaggio. E chi può vantare i diritti di estrazione? Quali effetti sull'equilibrio geologico può creare un forte prelievo dal fondo oceanico? E ancora, quali conseguenze potrà produrre sul riscaldamento globale un aumento delle emissioni di metano? Il pericolo che un aumento della temperatura della Terra liberi (improvvisamente) una gran quantità di idrati di metano, che a loro volta sono potenti gas serra, è stato paventato già da qualche anno dagli esperti di riscaldamento globale. Un ciclo di incontri scientifici promossi dall'Ufficio per la Ricerca Navale in tutto il mondo intende stimolare ricercatori e politici a trovare le risposte.
(Notizia aggiornata al 13 novembre 2002)