Roma, 28 mag. - (AdnKronos) - Il biometano italiano protagonista a Bruxelles. Il Consorzio Italiano Biogas, che rappresenta la filiera italiana del biogas in agricoltura, ha preso parte al convegno '(Bio)Methane, The Road to Sustainable Mobility' che si è svolto a Bruxelles, presso la Bibliothèque Solvay. L’evento ha visto la partecipazione di FCA e CNH Industrial, che hanno supportato nell'organizzazione le associazioni europee del gas naturale per autotrazione (NGVA Europe), e del biogas (EBA), delle quali il CIB è membro esecutivo.
Un'importante occasione per ripercorrere il ciclo virtuoso del biometano e i suoi benefici con riferimento alle politiche europee per la mobilità sostenibile e un’opportunità di confronto tra importanti rappresentanti delle istituzioni europee e dell’industria. Il biometano è un gas metano rinnovabile ottenuto dal processo di upgrading del biogas, utilizzabile senza costi aggiuntivi nelle reti di distribuzione già esistenti e nei veicoli alimentati a metano, che potranno così viaggiare con un biocarburante.
"Per raggiungere gli obiettivi sempre più ambiziosi di riduzione delle emissioni di CO2 - ha detto Giovanni La Via, presidente della Commissione ambiente, sanità pubblica e sicurezza alimentare del Parlamento Ue - dobbiamo continuare a lavorare insieme, istituzioni, industria e società civile. Il biometano è un prodotto su cui investire ed innovare, poiché può dare un contributo importante per valorizzare il settore agricolo e per una mobilità davvero sostenibile".
In Italia, dopo l’autorizzazione avvenuta nel dicembre del 2013, si attendono a breve le procedure di attuazione. È riconosciuto anche dai recenti provvedimenti dell’Unione Europea come biocarburante avanzato per la sua valenza strategica nei trasporti e per il suo contributo al rispetto della Direttiva 2009/28/EC sulle Fonti Rinnovabili.
"Il modello proposto – sottolinea Piero Gattoni, presidente del Consorzio Italiano Biogas – è quello del 'Biometano Fatto Bene', che si sviluppa nel contesto di un’impresa agricola attraverso l’utilizzo di sottoprodotti, di reflui di allevamento e colture di integrazione. L'Italia ha già fissato per legge gli obiettivi per la produzione di biocarburanti sostenibili e ha già stabilito una quota del 2 per cento entro il 2020. Un primato normativo che il nostro Paese condivide al mondo solo con gli Stati Uniti".