Roma, 7 set. - (AdnKronos) - Le tecniche costruttive moderne basate su legno certificato permettono di costruire edifici antisismici fino a 20 piani. A fare il punto è il Pefc Italia, federata allo schema di certificazione forestale sostenibile, ricordando anche che le abitazioni in legno costano meno di quelle in cemento e pietre e sono riconosciute come il modo migliore per ridurre i danni da terremoto.
“Inserire nelle vecchie abitazioni tetti in cemento armato vuol dire spesso condannarle al collasso alla prima scossa sismica di una certa intensità. Se si fosse puntato sul legno probabilmente non avremmo avuto tutti quei danni. Il tetto in legno dà leggerezza e non stressa la struttura sottostante, respira ed è bello da vedere e abitare” commenta Maria Cristina D'Orlando, presidente del Pefc Italia.
Legno massiccio, legno lamellare, pannelli di legno incrociato (Cross laminated timber) intonacabili, serramenti e pavimenti con specie legnose certificate, adozione di tecniche di termo trattamento, impregnanti che proteggono da muffe, insetti e acqua, software per la progettazione di case passive: sono questi tasselli che oggi rendono possibile collaudare edifici in legno alti fino a 20 piani.
"Dagli edifici multipiano ai piccoli chalet, dai condomini prefabbricati alla casa su misura, dalle chiese alle scuole, il legno offre elevate prestazioni tecniche e costi contenuti per tutte le tipologie di costruzioni" spiega Antonio Brunori, segretario generale del Pefc Italia.
"Con le attuali conoscenze quindi non ci sono limiti all’uso del legno per le varie tipologie di costruzioni. Le soluzioni rese possibili dalle varianti ingegnerizzate del legno assicurano prestazioni superiori a quelli di altri materiali usati in edilizia e al legno massiccio ed è proprio questo uno degli aspetti che ha contribuito a incentivarne l’utilizzo come ideale per il risparmio economico e in una logica costruttiva performante rispetto alla tutela dal rischio sismico".
Le abitazioni in legno, per di più, possono essere consegnate pronte all'uso in tempi certi e in pochi mesi, con prezzi contenuti. Investire sul legno locale e certificato, conclude D'Orlando, "rafforzerebbe un settore cruciale della nostra industria e aumenterebbe il valore delle nostre risorse forestali, ancora oggi drammaticamente sottoutilizzate, considerato che continuiamo ad importare più dell’80% del legno che lavoriamo. Invertire la tendenza significherebbe aiutare a sviluppare una economia locale sostenibile, basata su una risorsa di cui sono ricchi i nostri territori, rinnovabile e che garantisce la tracciabilità della materia prima”.