Sono già in vigore gli aumenti dei prezzi di luce e gas in Italia. Ma valgono solo per chi non ha scelto una tariffa sul mercato libero e sono causati dal costo del petrolio e dalle rinnovabili.
“Una famiglia paga in media 22 euro in più per la luce e 32 euro per il gas”
E io pago - Sono scattati il primo di gennaio i rincari dell’energia elettrica e del gas metano per il riscaldamento. Le nuove tariffe, decise dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas (Aeeg), fanno salire il costo della luce del 4,9% e quello del gas del 2,7%. I rincari, secondo le stime dell’Aeeg, comporteranno una spesa annua per la famiglia media italiana di 22 euro in più per l’elettricità e di 32 euro in più per il gas.
Clienti “vincolati” - Va precisato, però, che questi rincari valgono per i clienti del cosiddetto “mercato di maggior tutela”, ossia chi è rimasto con l’Enel e non ha aderito ad alcuna offerta dei concorrenti che operano sul mercato libero… quelli che ci riempiono la giornata di telefonate dai call center. Non significa affatto che gli altri non subiranno aumenti, ma solo che ogni azienda deciderà se e quanto far lievitare le bollette dei propri clienti.
Petrolio? - Gli italiani, ovviamente, si chiedono già il perché di questo ennesimo aumento delle tariffe. Non c’è una sola risposta, ce ne sono diverse. Innanzitutto c’è il solito prezzo del petrolio che, nel 2011, è cresciuto notevolmente rispetto all’anno precedente. L’Aeeg parla di una crescita della quotazione dell’oro nero del 40%.
Energie pulite? - Che dire del fotovoltaico che nel 2011 è cresciuto in maniera incredibile, da 2.800 a 12.400 MW installati in Italia in 12 mesi, praticamente il 500%? Siccome l’energia elettrica prodotta con le rinnovabili viene pagata con gli incentivi statali - e gli incentivi vengono scaricati sulle bollette dei consumatori - alla fine del 2012 pagheremo qualche euro in più rispetto all’anno scorso per finanziare il boom delle energie pulite. Ma non è finita qui perché nei costi preventivati dall’Aeeg c’è anche una voce relativa allo sviluppo della rete elettrica italiana che, al momento, non è in grado di sfruttare al meglio l’energia prodotta dall’eolico e dal fotovoltaico. Per le fonti rinnovabili intermittenti, che non producono energia in continuazione e in un punto ben concentrato come la classica centrale elettrica a gas, carbone o petrolio, è necessario adeguare la rete per evitare che ci siano troppi sbalzi di corrente altrimenti si rischia di restare tutti al buio.
Risparmiare! - Alla lunga, però, le rinnovabili convengono e i soldi che spendiamo adesso per l’energia che producono e per la rete che serve a veicolarla rientreranno tutti nei prossimi anni. Se si produce energia dal sole, dal vento o dall’acqua, infatti, si risparmia moltissimo gas e petrolio che continuano a salire di prezzo fregandosene della crisi economica. E proprio “risparmiare” è la parola d’ordine in fatto di energia per l’anno appena iniziato. Insomma, è davvero arrivato il momento di consumarne di meno e in maniera più intelligente. Un buon punto di partenza è leggere i nostri cinque buoni propositi ecologici un 2012 all’insegna dell’ambiente. (sp)
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