Roma, 23 ott. - (AdnKronos) - “C'è il forte sospetto che gli incendi vengano appiccati quando ci sono convenzioni da rinnovare o da pastori interessati ai pascoli. È un argomento di importanza nazionale che dovrà essere affrontato in commissione antimafia visto che gli incendi boschivi hanno un terribile effetto sulla natura della nazione”. Così Angelo Attaguile, membro della Commissione Antimafia della Camera, durante la presentazione del rapporto annuale sugli incendi boschivi presentato da FareAmbiente.
Secondo i dati contenuti nel dossier e forniti dal Corpo Forestale dello Stato, il 60% degli incendi è di origine dolosa. Le attività contro i crimini ambientali effettuate dalle strutture territoriali della Forestale hanno consentito nel 2013 di denunciare all'autorità giudiziaria 300 persone (238 per incendi colposi e 62 per incendi dolosi) di cui 7 tratte in arresto o sottoposte a misure di custodia cautelare.
Nel periodo 2000-2013 invece, sono state segnalate complessivamente all'autorità giudiziaria per incendio boschivo 5.302 persone, mentre 171 sono state tratte in arresto o sottoposte a misure di custodia cautelare.
Sono stati 2.850 gli incendi che hanno colpito 10.268 ettari di superficie boschiva e 11.342 di superficie non boschiva per un totale di 21.610 ettari dall’inizio dell’anno fino al 30 settembre scorso. Rispetto allo stesso periodo del 2013, il rapporto registra un aumento del 5% del numero degli incendi ma anche una diminuzione del 22 e del 25% delle superfici boschive e non boschive colpite.
I dati analizzano anche l’andamento rispetto al quinquennio precedente registrando un andamento positivo: rispetto alla media degli ultimi 5 anni si registra infatti una diminuzione del 50% degli incendi (5.684 contro i 2.850 del 2014), una diminuzione del 66% delle superfici colpite (63.662 ettari) con un picco del 69% in meno di quelle boschive (33.300 ettari) e 63% di quella non boschiva (39.362 ettari).