Roma, 24 ott. (AdnKronos) - Raccolta differenziata al 34%, il 41% viene avviato a incenerimento con recupero energetico e il restante 25% in discarica. Sono i dati di Londra che riguardano 12 aree amministrative ("boroughs") su 33 presentati, in occasione del meeting che ha messo a confronto le esperienze nella gestione dei rifiuti urbani di sei capitali europee, organizzato da Atia-Iswa Italia - Ama.
In questo segmento la produzione annua di rifiuti urbani è di 2.954.000 tonnellate con una media pro capite di 970 kg. La raccolta viene gestita con un sistema misto che prevede sia la raccolta domiciliare sia quella con cassonetti stradali nelle zone maggiormente popolate. "Il modello di raccolta che serve circa 8milioni di persone fa sì che tutte le raccolte effettuate vengano portate in discarica, che rappresenta il modello classico di raccolta e trasferimento", spiega David Beadle, presidente Ciwm (Chartered Institution of Wastes Management).
La discarica ha dunque, a Londra, un ruolo centrale, "anche se si tende a farlo sempre meno e si cerca di recuperare energia. Una parte poi viene trattata in maniera biologica ma questa è in fase di sperimentazione. L'obiettivo è di avere energia da rifiuti".
Inoltre, "ancora esportiamo ancora troppi rifiuti all'estero, principalmente in Olanda e una parte in Scandinavia. Rifiuti che vengono pretrattati in Gran Bretagna e poi esportati". Uno dei fattori chiave per riuscire a diminuire la quantità di rifiuti "è raggiungere al 2020 l'obiettivo del 50% di raccolta differenziata, per questo stiamo lavorando per aumentare le percentuali di riciclo. .
Attualmente "la raccolta, all'interno delle utenze domestiche, è quella classica con contenitori per plastica, metallo e umido (quest'ultimo in via di sviluppo) - continua Beadle - Diverse le sfide del servizio di raccolta: prima fra tutte quella che riguarda la standardizzazione della raccolta, sia per quanto riguarda la definizione di cosa va in quale contenitore sia dei colori dei contenitori".
Ma quali sono i costi per una famiglia media inglese? "I costi non vengono pagati direttamente dalle utenze domestiche attraverso una tassa rifiuti, ma inclusi in una tassa municipale all'interno della quale rappresentano una piccola percentuale. Il principio del 'tanto produci tanto paghi' non è un molto popolare in Inghilterra".