Roma, 30 ott. - (AdnKronos) - Scambiare libri, vestiti, verdure dall'orto o anche lezioni di inglese e di pittura, come funziona in una banca del tempo. Da nord a sud, il baratto mette d'accordo tutti ed è più facile grazie al web. Lo sa bene Cose(in)utili, il sito che cambia 'l'inutile con l'utile' e che attualmente conta 5mila utenti. Il sito, racconta all'Adnkronos l'ideatrice Elisa Boldi, "è nato più di tre anni fa e l'idea mi è venuta in mente un giorno che, facendo pulizia nel garage, mi sono ritrovata a gettare in discarica tanti oggetti che non mi servivano più".
Per non sprecare, dunque, e dare la possibilità a qualcun di donare nuova vita agli oggetti usati, nasce cose(in)utili che consente di pubblicare annunci per lo scambio di oggetti o di prestazioni di tempo, come proporsi per fare giardinaggio o accompagnare qualcuno a teatro o a fare shopping.
Il baratto è asincrono. Questo vuol dire per barattare non è necessario che lo scambio sia diretto (tu dai una cosa a me e io ne do una a te), ma può essere effettuato con qualunque membro della comunità, perché è regolato da un sistema di crediti.
Ma chi è lo swapper per eccellenza? La community, spiega Elisa, "è composta per l'80% da donne. La fascia d'età va dai 30 ai 40 anni, con una presenza molto forte anche dei molto giovani". Gli oggetti che si scambiano di più sono "abbigliamento e articoli per bambini ma anche giochi". Il gruppo più attivo "è a Varese, dove poi è nato il sito, ma la presenza è bene distribuita sul territorio nazionale".
Quanto alla banca del tempo, ossia allo scambio di ore, "funziona soprattutto per prestazioni on line come correzione di bozze, traduzioni o creazioni di siti web. Si tratta di una parte attiva della community ma in maniera minore rispetto allo scambio di oggetti". Con il baratto, sottolinea Elisa, "creiamo altre relazioni che, in alcuni casi, si sono trasformate in vere e proprie amicizie", un bene che non ha prezzo.