Roma, 8 mag. (AdnKronos) - Una Rete per i genitori: dalla gravidanza ai primi passi, dai giochi educativi e 'green' alla vita in città, il web è un luogo di informazioni e confronto per mamme e papà alla ricerca di soluzioni per i più piccoli e per l'organizzazione familiare.
Non si contano i siti dedicati alla gravidanza con indicazioni sul calcolo delle settimane, l'alimentazione, gli esami prenatali fino ad arrivare al parto e alle prime cure del neonato. Alle prese con i nuovi arrivati le mamme 2.0 si possono confrontare sui forum dedicati alla maternità come quello frequentatissimo di alfemminile.com con decine, se non centinaia, di migliaia di messaggi di donne alle prese con svezzamento, asili nido, l'arrivo di un fratellino o problemi di depressione.
Nei blog, poi, si può trovare ispirazione per vivere la città con la famiglia. Come Familywelcome.org, blog di approfondimento culturale family friendly alla ricerca costante di luoghi, percorsi e iniziative per vivere i centri urbani e le vacanze con i bambini. Attivo su Roma e Milano, fa parte di un grande circuito internazionale (Ciudades Family Welcome Network) insieme alle città di Madrid e Barcellona e in un anno e mezzo ha registrato oltre 1,5 milioni di contatti. Il blog è stato creato nell'ottobre 2013 da Priscilla Galloni e Francesca Lucia Molendini, due mamme mompreneur che, dopo aver perso il lavoro a causa della crisi, hanno deciso di intraprendere una nuova attività imprenditoriale che permettesse loro di conciliare l'impegno con i figli con le rispettive competenze professionali.
Soluzioni originali ed eco-friendly per i più piccoli sono poi a portata di mano grazie agli eshop. Così sul web si possono trovare giochi, complementi d'arredo, oggetti per la puericultura e libri selezionati da genitori che vogliono condividere le loro 'scoperte' con altre famiglie. E' il caso Didi Kids Concept Store, start up romana, di una mamma che con la nascita della sua bambina si è affacciata per la prima volta sull'enorme mercato dei prodotti per bambini.
"Dopo un primo periodo di spaesamento - racconta all'Adnkronos Federica - abbiamo cominciato a fare ricerche su Internet e piano piano è emerso un mondo fatto di piccoli marchi per lo più nordeuropei, americani, australiani e, ovviamente, sconosciuti in Italia". Così, con l'intenzione di "portare a un pubblico più ampio queste 'scoperte', sviluppare un concetto di giocattolo diverso dal solito, condividere con altri genitori opinioni ed esperienze": è nato il 'concept store' di prodotti scelti per "l'attenzione ai materiali, al design, al rispetto delle risorse naturali e dei lavoratori che producono questi oggetti".