Roma, 19 lug. - (AdnKronos) - Si condivide l'auto, la casa, la bicicletta e adesso anche la baby sitter. L'Italia premia la sharing economy e più di una famiglia su tre ritiene vincente la formula del baby sitter sharing, che consente ai genitori di suddividersi le spese per l'assistenza dei bambini e alla baby sitter di poter chiedere un compenso proporzionalmente più alto, premiando così la responsabilità e la professionalità. Lo rileva un'indagine condotta da Sitter-Italia, sito dedicato ad aiutare i genitori a trovare la baby sitter più adatta a loro, che propone anche la formula sharing,.
Presente sul sito anche la possibilità di sharing dei genitori stessi, grazie a 'Genitori in contatto', formula ormai di successo in Europa e che sta prendendo progressivamente piede anche in Italia. Piace, dunque, la formula del baby sitter sharing, come dimostra i questionario svolto da Sitter Italia su un campione di oltre 450 genitori selezionati all'interno dei paesi europei in cui è presente il gruppo.
Lo spaccato europeo vede al primo posto la Norvegia: addirittura il 41% dei genitori trova naturale condividere con altre famiglie la baby sitter, risultando il paese più incline ad aderire alla formula del baby sitter sharing. In Finlandia e Danimarca la percentuale si mantiene allo stesso modo alta (37,50%). Al terzo posto troviamo l'Italia: addirittura il 34% sarebbe disposto a pagare leggermente di più la baby sitter, lasciando spazio alla possibilità di prendere in considerazione formule più vantaggiose quali il baby sitter sharing. A seguire Spagna (30%) e Olanda (29%) con le percentuali più basse.