Ecologia

Dal Trentino alla Calabria le bacche di Goji sempre più made in Italy

Coltivate da Nord a Sud della Penisola i potenti antiossidanti asiatici si possono ora gustare anche freschi

Roma, 15 lug. - (AdnKronos) - Dal Tibet all'Italia. Le bacche di Goji, tra i più potenti antiossidanti offerti dalla natura, sono sempre più made in Italy. Il 'frutto della longevità', con il maggior quantitativo di sostanze nutritive al mondo, originario dell’Asia e più precisamente delle valli himalayane, del Tibet, della Mongolia e di alcune aree della Cina, viene ora coltivato direttamente nel Belpaese. I frutti rossi che sempre maggiore successo stanno riscuotendo per i loro effetti anti-age, vengono importati prevalentemente dalla Cina e venduti in forma essiccata.

Ma da qualche tempo, grazie all'intraprendenza di tre aziende italiane, il frutto della longevità può essere consumato anche fresco aumentando così gli effetti delle sue proprietà benefiche. A coltivare il Lycium Barbarum (nome latino della pianta asiatica), la trentina Suedtirol Goji che coltiva queste solanacee nella Valle dei Molini, a oltre mille metri, su una superficie di quattro ettari; la Natural Goji di Fondi, in provincia di Latina, prima in Italia a iniziare la produzione di queste piante, e la calabrese Favella che ha affiancato alle colture tradizionali anche il prezioso frutto asiatico.

15 luglio 2015 ADNKronos
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