Ecologia

Dal 'Grana Padano' al 'Salame di Cremona', la mappa dell'alta qualità italiana

2000 produzioni tipiche a BonTà, fino al 16 novembre a CremonaFiere

Roma, 13 nov. (AdnKronos) - Con 22 etichette Dop e Igp Bologna è la provincia italiana con più prodotti tipici di alta qualità, seguita da Brescia (18), Cuneo (17) e Bergamo (16). Le migliori produzioni tipiche sono al centro della 12esima edizione del BonTà, il salone delle eccellenze enogastronomiche artigianali e delle attrezzature professionali, in programma fino al 16 novembre a CremonaFiere.

Numerosi i marchi Dop e Igp anche a Cremona, Ferrara, Modena e Ravenna (14 ciascuno), così come a Forlì-Cesena, Padova, Pavia, Roma, Salerno, Siena, Treviso, Verona e Viterbo (13 ciascuno). Meno prodotti di alta qualità nelle province di Barletta-Andria-Trani (2 marchi registrati), Campobasso, Gorizia, Imperia e Lecce (3) ma anche in territori più grandi come Trieste e Genova (4 ciascuno).

"Sono sempre più numerosi - ha affermato Antonio Piva, presidente di CremonaFiere - gli italiani che ricercano il prodotto artigianale e di qualità al ristorante e attraverso la distribuzione tradizionale. Quest’anno a 'il BonTà' ci sono oltre 2mila prodotti proposti da 163 espositori provenienti da 20 regioni e 57 province. Piccole e medie produzioni di alta qualità, Dop e Igp, che vengono proposte a operatori della ristorazione ma anche a negozi, gastronomie, servizi di catering, Gdo oltre che a gourmet e buongustai che giungono in fiera per scoprire prodotti nuovi".

L'analisi sulle tipicità italiane illustrata in occasione del salone rileva che al fine ottobre 2015 sono 277 i marchi iscritti nel Registro delle denominazioni di origine protette, indicazioni geografiche protette e specialità tradizionali garantite, di cui 164 Dop (Denominazione di Origine Protetta), 111 Igp (Indicazione Geografica Protetta) e 2 Stg (Specialità Tradizionali Garantite). I prodotti che hanno ricevuto più etichette di qualità sono gli ortofrutticoli e i cereali (106 in totale) mentre formaggi (50), oli e grassi (43) e prodotti a base di carne (40) sono meno della metà. La maggior parte delle etichette Dop appartengono a formaggi (49), oli e grassi (42) mentre le Igp a prodotti ortofrutticoli e cereali (71) e a base di carne (19).

Tra i prodotti tipici italiani il re è il 'Salamino alla cacciatora' (Dop), che si produce 11 regioni e ben 60 province, la regina è la 'Mortadella di Bologna' (Igp) prodotta in 8 regioni e 36 province. Il 'Grana Padano' abbraccia 5 regioni e 27 province, il 'Salame di Cremona' 4 regioni e 36 province.

Secondo quanto emerso a il BonTà, la provincia di Bologna domina la graduatoria dei prodotti ortofrutticoli e cereali tipici (9 marchi registrati) assieme a Salerno (8). Nei formaggi di alta qualità si mettono in evidenza Bergamo (9) e Brescia (8) mentre per i prodotti a base di carne i territori d’elezione sono Pavia e Parma (9 ciascuno), Piacenza (8), Cremona e Modena (7 ciascuno).

A livello regionale l’Emilia Romagna batte tutti con 38 prodotti Dop e Igp tallonata dal Veneto dove ce ne sono 36. Molti i prodotti tipici anche in Lombardia e Sicilia, rispettivamente 32 e 29. Le denominazioni di origine protette sono numerose soprattutto in Lombardia (20) e Veneto (20) mentre le indicazioni geografiche protette in Emilia Romagna (21) e Veneto (18). La maggior parte dei prodotti ortofrutticoli e cereali di qualità si concentrano in Veneto (17) e Sicilia (16) mentre il regno dei formaggi tipici è la Lombardia (14). La trinacria si distingue per le produzioni di oli (6 etichette) assieme a Campania, Toscana e Puglia (5), così come Emilia Romagna (14) e Lombardia (10) sono le regine dei prodotti tipici a base di carne.

Il Veneto, secondo l’analisi di CremonaFiere, è la regione con il miglior rapporto prodotti tipici per km2, seguita da Emilia Romagna e Campania. Anche piccole regioni come Molise e Marche registrano una buona proporzione in questo senso. Cosa che emerge ancora più nettamente analizzando il rapporto tra popolazione e prodotti tipici. Da questo punto di vista spicca la Valle D’Aosta (1 prodotto tipico ogni 30 mila abitanti circa), seguono Molise (1/53.433 ab.), Basilicata (1/66.418 ab.) e Trentino Alto Adige (1/67.144 ab.). Fra le regioni più grandi l’Emilia Romagna è avanti a tutti (1/104.825 ab.)

13 novembre 2015 ADNKronos
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