Ecologia

Dal cenone di Natale alle luci a led l'ecodecalogo di Greenpeace per le feste

Meglio fare pochi regali, non solo per risparmiare ma per evitare che cose inutili finiscano nel cassonetto. E occhio anche al 'pacchetto': cerchiamo di non scegliere imballaggi spropositati. Per il cenone privilegiamo prodotti provenienti da agricoltura biologica, locali e stagionali

Roma, 5 dic. - (AdnKronos) - Un Natale nel rispetto della natura e dell'ambiente. Dai regali alla scelta degli ingredienti del cenone, dalle luci dell'albero fino alle vacanze sulla neve, Greenpeace propone il suo decalogo per delle feste 'sostenibili'.

Luci natalizie. Compriamole a basso consumo. Per creare l’atmosfera natalizia scegliamo lampade fluorescenti compatte (classe A+ oppure A+ +) o meglio ancora a LED. A parità di illuminazione, con la tecnologia LED, i cui inventori sono stati premiati quest’anno con il Nobel, si ha un risparmio energetico dal 50 all'80 per cento. Collegare poi le luci a un timer, in modo da attivarle solo in un determinato periodo, consente di risparmiare energia. In alternativa alle luci artificiali, si possono usare le classiche candele di cera che contribuiscono a creare una calda atmosfera natalizia.

Verde casa. Attenzione alla scelta delle piante per decorare casa. Si usano molto le stelle di Natale in questo periodo, ma dal rapporto di Greenpeace “Eden tossico” emerge che il 79 per cento delle piante ornamentali analizzate sono risultate contaminate da pesticidi killer delle api. Alcuni campioni addirittura da sostanze illegali in Europa. Dolce Natale. Privilegiamo prodotti provenienti da agricoltura biologica, locali e stagionali. Scegliamo le primizie che provengono da luoghi vicino a casa e che non comportano l'utilizzo di Ogm e di prodotti chimici inquinanti. Per i nostri dolci usiamo miele biologico italiano, perché le api hanno bisogno di noi anche a Natale per difendersi dai pesticidi.

Cenone della vigilia. Apparecchiamo la tavola delle feste senza prodotti usa e getta, utilizzando tovaglie e tovaglioli di stoffa e non di carta. Evitiamo merluzzo, gamberi, tonno e pesce spada. Scegliamo il pescato locale che viene offerto dalla piccola pesca. Evitiamo gamberoni tropicali e tonno rosso. Attenzione anche al tonno in scatola, troppo spesso nelle nostre scatolette finiscono specie in declino, pescate con metodi ben poco sostenibili. Privilegiamo il tonnetto striato pescato a canna. Scegli un bianco Natale. Ti piacciono le distese di neve? A causa del cambiamento climatico, nevica sempre di meno. L’innevamento artificiale consuma ingenti risorse idriche che a causa della siccità non si rinnovano. Inoltre stressa il terreno e riduce la biodiversità. Preferisci località sciistiche con neve naturale e sport a più basso impatto come lo sci da fondo e le racchette da neve.

Shopping in bici. Utilizzare le due ruote fa bene all’ambiente e alla nostra salute. In alternativa, prediligiamo i mezzi pubblici o le forme di trasporto collettivo.

Portiamo con noi buste e sacchetti riutilizzabili. Meno regali. Meglio ridurre i regali e comunque preferire prodotti ecosostenibili, facendo attenzione all’imballo. Spesso riceviamo regali dove l’imballo è spropositato rispetto al regalo. E poi, l’oggetto che stiamo regalando è necessario, è gradito, oppure finirà in un cassetto o peggio nel cassonetto? Vestiti. Se scegliamo di regalare un capo d’abbigliamento, orientiamoci su vestiti di seconda mano o abiti in cotone biologico. Oppure preferiamo i marchi made in Italy che si sono impegnati all’eliminazione delle sostanze chimiche pericolose.

Acquisti. Sapete che la carta di alcuni scontrini può contenere sostanze pericolose? Se conoscete il vostro negoziante di fiducia chiedetegli di utilizzare i rulli di carta riciclata per stamparli. Aiutaci. A Natale adottiamo un attivista di Greenpeace! Greenpeace è impegnata per salvare il Pianeta. Gli attivisti sono la linfa dell’associazione, con una donazione possiamo aiutare loro e Greenpeace a vincere sempre nuove battaglie. Possiamo diventare anche noi volontari di Greenpeace o anche cyberattivisti, partecipando a petizioni online, ricevendo aggiornamenti sulle ultime attività e contribuire a diffonderle in rete.

5 dicembre 2014 ADNKronos
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