Roma, 4 giu. - (AdnKronos) - Piantagioni, aree agricole, pascoli, realizzazione di infrastrutture, insediamento di aree urbane. Tutti insieme hanno causato, dal 2000, la perdita di 230 milioni di ettari di foresta a fronte di una crescita di aree forestate, nello stesso periodo, di 80 milioni di ettari. A rilevarlo, un’analisi realizzata attraverso i dati satellitari (High-Resolution Global Maps of 21st Century Forest Cover Change)
Della superficie mondiale delle foreste circa il 57% è soggetto a forme di taglio industriale o sottoposte a utilizzi multipli che includono anche l’utilizzo della produzione del legno; il 7% è costituito da foreste piantate, quindi da piantagioni di alberi e circa il 36% è costituito da foreste primarie. Il 7% delle aree forestali piantate provvedono all’approvvigionamento di circa due terzi dell’industria della produzione globale del legno.
Globalmente ogni anno, in quest’ultimo decennio, circa 13 milioni di ettari di foresta sono stati convertiti ad altri usi o perduti. Questo dato deve essere confrontato con quello di 16 milioni di ettari di foreste che sono spariti ogni anno, nel periodo 1990-1999
La buona notizia, però, è che la deforestazione mondiale è decresciuta nell’arco degli ultimo decennio, anche se prosegue a un tasso allarmante in molti Paesi del mondo. Il Brasile e l’Indonesia hanno ridotto il tasso di deforestazione; Cina, India, Stati Uniti e Vietnam, grazie ad ambiziosi programmi di riforestazione, hanno aggiunto una cifra annuale di 7 milioni di ettari di nuove foreste.
In Brasile si sono perdute annualmente 2,6 milioni di ettari nel periodo 2000-2010 rispetto ai 2,9 milioni di ettari degli anni Novanta. I più alti tassi di perdita di foreste annuali si registrano in Sud America e in Africa, con 4 e 4,3 milioni di ettari rispettivamente. In Asia si è verificato, in questo periodo, un guadagno annuale di circa 2,2 milioni di ettari, dovuto in larga parte ai grandi programmi di riforestazione avviati da Cina, India e Vietnam che hanno espanso la loro area forestale fino a 4 milioni di ettari l’anno negli ultimi cinque anni.
I dieci paesi che subiscono la perdita netta maggiore di area forestale sono Brasile, Australia, Indonesia, Nigeria, Tanzania, Zimbabwe, Repubblica Democratica del Congo, Birmania, Bolivia, Venezuela.